Aica: pressioni per Alfonso Provvidenza alla guida del nuovo CdA

Dopo due organi, uno tecnico e l’altro politico, che non sono riusciti a risollevare le sorti dell’azienda, i sindaci soci sembrano convergere su una soluzione “mista” politica e tecnica
Si intensificano le manovre politiche attorno alla presidenza del nuovo Consiglio di Amministrazione di Aica, la società consortile che gestisce il servizio idrico in provincia di Agrigento. Dopo due organi, uno tecnico e l’altro politico, che non sono riusciti a risollevare le sorti dell’azienda, i sindaci soci sembrano convergere su una soluzione “mista” e per la presidenza continuano ad insistere con Alfonso Provvidenza, attuale sindaco di Grotte e già presidente dell’assemblea dei sindaci di Aica per tre anni, dall’insediamento fino al luglio 2024, carica ancora vacanzte. Provvidenza, pur riconoscendo l’importanza del ruolo, ha inizialmente espresso dubbi sulla compatibilità della carica con il suo attuale mandato. Fonti a lui vicine parlano di una posizione prudente, dettata dalla volontà di evitare conflitti d’interesse e rispettare le normative sull’inconferibilità degli incarichi pubblici. Nonostante le riserve, il pressing dei suoi colleghi sindaci non accenna a diminuire. In vista della convocazione dell’assemblea prevista entro la settimana, l’obiettivo condiviso sembra chiaro: affidare la presidenza a un sindaco, figura ritenuta più vicina alle esigenze del territorio e capace di garantire una gestione più politica e meno tecnica dell’azienda. Provvidenza è anche tecnico visto che ha una laurea in Economia e Commercio, è esperto finanziario di società ed enti controllati e partecipati ed è docente di economia. La settimana in corso sarà decisiva. L’assemblea dei sindaci dovrà valutare le candidature e sciogliere il nodo della presidenza. Se Provvidenza accetterà, lo farà con la consapevolezza di dover affrontare una sfida complessa, ma anche con il sostegno di una larga parte dei suoi colleghi, e questa volta sembra senza distinzione di casacca politica visto che la maggioranza dei sindaci sono di area centrodestra, opposta a quella del sindaco di Grotte. Tra le 18 domande pervenute in risposta alla manifestazione d’interesse pubblicata circa un mese fa, c’è anche quella l’ingegnere Domenico Gueli, ex sindaco di Santa Elisabetta ed ex presidente dell’Ati Idrico: chi ha pensato a lui come presidente del CdA ha dovuto fare un passo indietro. La sua candidatura sarebbe ostacolata da incompatibilità politiche legate a tensioni con l’attuale amministrazione comunale. Nel frattempo Aica continua a navigare in acque agitate e da tutta la provincia arricano forti critiche al servizio, più che mai precario in questo periodo esttivo. I problemi strutturali, le tensioni interne e le difficoltà nella gestione del servizio idrico rendono urgente una guida stabile e autorevole.