AICA, altro importante traguardo per Danila Nobile: completato il trasferimento delle utenze ex Consorzio Voltano

Oltre 1.500 nuove utenze. Acquisite anche le reti delle zone industriali. In questo passaggioo “storico”, l’ATI AG9 è stata al fiano di AICA

AGRIGENTO-Una lotta dura, una questione spinosa, una vicenda che cozzava con la missione societaria di AICA di essere il gestore unico idrico della nostra provincia. Con il verbale sottoscritto ieri è stato formalizzato il trasferimento delle utenze ex Voltano S.p.A. ad AICA. Si tratta di un passaggio “storico e decisivo”, che segna il superamento di una lunga fase transitoria e il consolidamento della gestione pubblica unica del servizio idrico integrato nell’ATO AG9.
Nella sostanza significa che passano ad AICA oltre 1.500 utenze, tra cui un numero significativo di utenze industriali, che rappresentano un comparto strategico per lo sviluppo economico del territorio. Inoltre, grazie ad un accordo separato, AICA acquisisce anche la proprietà delle reti idriche nelle zone industriali, un patrimonio infrastrutturale di grande valore che consentirà di gestire direttamente e in modo più efficiente aree nevralgiche per l’economia locale. Il risultato è frutto anche della collaborazione con l’ATI AG9 ( Assemblea Territoriale Idrica), che ha supportato e accompagnato l’intero percorso, confermando la condivisione istituzionale di questo traguardo e la volontà comune di rafforzare il modello pubblico di gestione del servizio idrico. “Il trasferimento delle utenze ex Voltano – dichiara la Presidente del CdA di AICA, Dott.ssa Danila Nobile – è un risultato fondamentale per il territorio: significa dare piena attuazione al percorso di gestione pubblica dell’acqua, rafforzare la capacità di AICA di programmare interventi e investimenti e imprimere una svolta concreta al processo di risanamento”.
Con questa operazione, AICA diventa pienamente titolare della gestione contrattuale delle utenze Voltano e delle reti industriali, garantendo uniformità e trasparenza nei rapporti con gli utenti, una maggiore efficienza gestionale e programmazione degli interventi, il rafforzamento del percorso di risanamento economico-finanziario; la certezza che l’acqua, bene comune essenziale, sia gestita da una società interamente pubblica e radicata sul territorio.
“La gestione dell’acqua torna davvero nelle mani dei Comuni e delle comunità – conclude la Presidente Nobile – È un passo che rafforza il modello pubblico, ci permette di affrontare con più forza le sfide del futuro e di continuare il percorso di risanamento e miglioramento del servizio idrico per tutti i cittadini”.