A Porto Empedocle sopralluogo a sorpresa di Schifani e Colianni per il dissalatore

Sopralluogo a sorpresa a Porto Empedocle del Presidente della Regione Siciliana Renato Schifani e dell’assessore regionale al ramo Francesco Colianni per verificare lo stato dei lavori inerenti il dissalatore agrigentino che entrerà in funzione a breve
PORTO EMPEDOCLE- Manca poco per l’attivazione del dissalatore di Porto Empedocle, uno dei tre impianti mobili finanziati dalla Regione Siciliana con 100 milioni di euro e l’acqua dissalata sarà presto immessa nelle reti idriche. Schifani e Colianni sono stati accompagnati dal prefetto di Agrigento Salvatore Caccamo e dal capo della Protezione civile regionale Salvo Cocina. Nella struttura empedoclina sono stati completati il riempimento delle condotte di adduzione e scarico a mare, i test elettrici, idraulici e l’osmosi inversa. «Sono soddisfatto – ha dichiarato Renato Schifani – dei progressi raggiunti a Porto Empedocle. L’obiettivo che ci eravamo prefissati si avvicina e i tempi sono stati rispettati. Dai primi di agosto entreranno in rete fino a 120 litri di acqua al secondo che aumenteranno la dotazione idrica per un bacino di circa duecentomila persone». I tre impianti di dissalazione sono stati realizzati da Acciona, azienda leader del settore del trattamento delle acque, e saranno gestiti da Sicilacque, società del gruppo Italgas. La Regione ha finanziato non solo i dissalatori mobili di Gela, Porto Empedocle e Trapani, ma anche il revamping dell’impianto fisso di Porto Empedocle. Per oggi, invece, sempre a Porto Empedocle, è prevista la visita del sottosegretario di stato Alessandro Morelli e del commissario straordinario all’emergenza idrica Nicola Dell’Acqua. Sull’entrata in funzione del dissalatore, continuano a dirsi contrarie sia Legambiente con Daniele Gucciardo sia Mareamico con Claudio Lombardo che, tra le altre cose, chiedono agli enti interessati: perché il dissalatore è stato posto sulla spiaggia di Marinella? Qual è la durata prevista di questo dissalatore mobile e chi si occuperà poi del suo smontaggio? Quanto costerà agli utenti il mantenimento in esercizio e l’acqua dissalata? Una vicenda ancora aperta in attesa dell’inaugurazione ufficiale dell’opera.