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A GIORNI IL VIA PER L’AMPLIAMENTO DELLA RETE FOGNARIA E DEL DEPURATORE

Ci sono 10 milioni di euro che nel giro di qualche giorno saranno sbloccati per dare il via alla realizzazione del secondo stralcio della rete fognaria e del secondo modulo del depuratore.

Il management della Girgenti Acque, c’era l’ingegnere Barrovecchio, ha avuto un incontro con il commissario straordinario per l’emergenza depuratori, Enrico Rolle. Ricordiamo che il professore è stato nominato con Decreto del Presidente del Consiglio per garantire l’adeguamento, nel minor tempo possibile, alle sentenze di condanna della Corte di giustizia dell’Unione europea pronunciate il 19 luglio 2012 (causa C-565/10) e il 10 aprile 2014 (causa C-85/13) in materia di collettamento, fognatura e depurazione.

Dunque, il tema rappresenta un’emergenza nazionale. Sulla scrivania di Rolle c’è il progetto esecutivo relativo alla realizzazione del secondo stralcio della rete fognaria e del secondo modulo del depuratore per un importo di circa 10 milioni di euro già stanziati.

Il progetto prevede la realizzazione della rete fognaria che collega al depuratore San Marco, Foggia, Tonnara, la restante parte di via Lido.

Il progetto è da qualche anno che è impantanato alla Regione e l’assessore Contrafatto, giunta di Crocetta, non è riuscito a far compiere passi in avanti al progetto.

Adesso è solo questione di giorni e si dovrebbe procedere con il via libera alla realizzazione. Molto probabilmente, anche per guadagnare tempo, sarà la Girgenti Acque a provvedere.

Per quanto riguarda una parte della città (contrada Ferraro, zona ospedale), che non è collegata al depuratore e scarica nel Cansalamone, Girgenti Acque ha una soluzione. Creare uno sbarramento a valle di quella parte del torrente per recuperare le acque nere e inviarle al depuratore. Un sistema che consentirebbe di far giungere alla foce del torrente solo le acque bianche.

Il secondo stralcio della rete fognaria e il secondo modulo del depuratore, oltre allo sbarramento, darebbero la svolta alla situazione della costa che va da San Marco fino allo Stazzone. Le premesse per, finalmente, ridurre quelle zone di non balneazione che la Regione ogni anno segnala. E finalmente sulla foce del Cansalamone  non si assisterà più allo spettacolo indegno al quale siamo abituati.

Filippo Cardinale

Redazione Corriere

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