Tensione tra Aica e associazioni: la Consulta degli utenti si appella al Prefetto

Al centro della polemica vi è una delibera adottata da Aica che, secondo quanto riferito dalle associazioni, avrebbe l’effetto di ridimensionare drasticamente il ruolo della Consulta

Si fanno tesi i rapporti tra i vertici di Aica, l’azienda consortile che gestisce il servizio idrico integrato in provincia di Agrigento, e le associazioni che compongono la Consulta degli utenti. Le due parti non si sono ancora incontrate e la sensazione è che ci saranno attriti, come ci sono stati con le precedenti governance. La Consulta ha formalmente richiesto un incontro urgente al Prefetto di Agrigento, denunciando una serie di irregolarità che, secondo i rappresentanti civici, metterebbero in discussione la legittimità e la trasparenza dell’intero sistema di governance. Al centro della polemica vi è una delibera adottata da Aica che, secondo quanto riferito dalle associazioni, avrebbe l’effetto di ridimensionare drasticamente il ruolo della Consulta. Il provvedimento prevede infatti la verifica dei requisiti di partecipazione dei membri, l’inibizione dell’uso della carta intestata della Consulta e, di fatto, l’esclusione delle associazioni attualmente componenti. Un atto che viene interpretato come un tentativo di silenziare le voci critiche e ridurre lo spazio di confronto con la cittadinanza. Le associazioni parlano di una “svolta autoritaria” e chiedono l’intervento delle istituzioni per garantire il rispetto dei principi di partecipazione e trasparenza sanciti dalla normativa. “Non si può gestire un bene comune come l’acqua senza ascoltare chi rappresenta gli utenti”, affermano in una nota congiunta. Il Prefetto potrebbe ora convocare le parti nei prossimi giorni.