Dalla memoria all’impegno”: la Sicilia celebra il giudice Rosario Livatino

Tanta partecipazione alla messa celebrata nella chiesa San Domenico di Canicattì, parrocchia che il Giudice frequentava

A trentacinque anni dalla sua tragica uccisione per mano della mafia, la Sicilia ha reso omaggio al beato giudice Rosario Angelo Livatino con una giornata intensa di commemorazione, riflessione e impegno civile. Nel 35º anniversario dalla barbara uccisione nel 1990, tre i momenti che hanno scandito la giornata: alle ore 10.30, nella chiesa San Domenico di Canicattì, parrocchia che il Giudice frequentava, la Celebrazione Eucaristica, alla presenza delle autorità civili, militari e dei fedeli. A presiedere la Messa, il parroco don Salvatore Casà che a breve lascerà Canicattì per il nuovo incarico pastorale affidatogli dall’Arcivescovo nella parrocchia Cuore Immacolato di Maria ad Agrigento.
A seguire la deposizione delle corone di alloro da parte delle autorità civili, militari, alla Stele che ricorda il suo assassinio sulla ex SS640 in contrada Gasena, sulla terra che ha raccolto il sangue del beato Rosario nel “Paco Livatino”. Il terzo appuntamento della giornata è stato il Giubileo degli Operatori della Giustizia alle ore 19:00 nella Chiesa Santa Chiara. n contrada Gasena, al termine della deposizione delle corone di alloro da parte delle autorità civili, militari, nel Paco Livatino, curato dai soci Co.N.Al.Pa della Sezione agrigentina, è stata svelata l’opera donata dal maestro Cosimo Allera di Gioia Tauro