La cucina italiana canta per l’Unesco: Al Bano e Mogol firmano l’inno della candidatura

L’atteso verdetto dell’Unesco è previsto per dicembre a Nuova Delhi, ma già da settimane si moltiplicano le iniziative di sostegno, tra eventi, campagne e manifestazioni pubbliche.

La cucina italiana si prepara a conquistare un posto d’onore nella Lista del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità dell’Unesco, e lo fa con una colonna sonora d’eccezione. Al Bano Carrisi e Mogol, due icone della musica leggera italiana, hanno unito le loro voci e il loro talento per dare vita a una canzone simbolo della candidatura, accompagnati da cinquanta bambini dei cori di Caivano e dell’Antoniano di Bologna.

Il brano, pensato per celebrare la tradizione culinaria italiana e sostenere il percorso verso il riconoscimento internazionale, rappresenta un messaggio di unità e orgoglio nazionale. L’atteso verdetto dell’Unesco è previsto per dicembre a Nuova Delhi, ma già da settimane si moltiplicano le iniziative di sostegno, tra eventi, campagne e manifestazioni pubbliche.

La proposta di inserire la cucina italiana nella Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità è stata ufficialmente avanzata nel marzo 2023 dal Ministero della Cultura e dal Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste. L’obiettivo è riconoscere non solo la qualità e la varietà dei piatti italiani, ma anche il valore sociale, storico e identitario che la cucina riveste nel quotidiano delle comunità.

Dalla pasta fatta in casa alle ricette tramandate di generazione in generazione, la cucina italiana è molto più di un insieme di sapori: è un patrimonio vivo, che racconta storie, territori e tradizioni. E ora, grazie anche alla musica, parla al mondo con una voce ancora più forte.