L’Ars approva il Defr. Per l’assessore Dagnino “Sostegno al tessuto produttivo”. L’opposizione lo boccia: “Fumo negli occhi dei siciliani”

Il documento programmatico analizza lo scenario macroeconomico, con particolare attenzione alla composizione della domanda e dell’offerta nel mercato regionale, specie rispetto all’export e agli scenari legati ai dazi.

L’Assemblea regionale siciliana ha approvato il Documento di economia e finanza regionale per il triennio 2026-2028. «Il governo Schifani – dichiara l’assessore all’Economia, Alessandro Dagnino – continua a sostenere il tessuto produttivo e sociale, a investire nel capitale umano, a promuovere gli investimenti privati, a incentivare l’efficienza amministrativa, a lavorare per la piena affermazione dell’autonomia finanziaria della Regione».

Critico il Movimento Cinque Stelle: Non potevamo – dice Antonio De Luca – che votare contro un documento pieno di dati opinabili, gonfiati e inesatti, per usare un eufemismo. Racconta cose inesistenti, di un aumento dell’occupazione quando invece i nostri giovani vanno via e lo dimostra la stessa rete ospedaliera, nella quale sono stati tagliati 367 posti letto perché abbiamo perso mezzo milione di abitanti. Racconta di fantomatici tagli alle liste d’attesa, invece sempre lunghissime, e basta fare una telefonata al Cup per rendersene conto”.

Il governo Schifani – dice Michele Catanzaro del Pd – continua a gettare fumo negli occhi dei siciliani, si vanta di meriti che non gli appartengono e si distingue per una grave mancanza di visione strategica e per una gestione sempre più approssimativa dei problemi e delle emergenze della Sicilia. “Una riflessione a parte merita la sanità – ha continuato il capogruppo del Pd – basta guardare i dati sulle liste d’attesa e sui Lea, i Livelli essenziali di assistenza, per renderci conto che oggi in Sicilia il diritto alla salute è ancora un miraggio”.