AICA scopre un intero condominio allacciato abusivamente alla rete idrica e fognaria

La vicenda è emersa quasi per caso, grazie a un commento al videomessaggio della presidente del Cda di Aica, Danila Nobile, in cui si invitava gli utenti a regolarizzare eventuali allacci non conformi

AGRIGENTO- Tutto parte da un commento al video messaggio della presidente dell?Aica, Danila Nobile. Un cittadino, lamentando di aver ricevuto una bolletta da circa 400 euro, e sostenendo che un’anziana residente non ricevesse acqua, ha pubblicato l’immagine della bolletta stessa a sostegno della propria tesi. Da quell’elemento, spiegano dall’azienda, è partita la verifica. Nella sua pagina Facebook, la presidente Nobile racconta l’accaduto. Analizzando attentamente il documento, è risultato che non si trattava di un’utenza singola, ma di un intero condominio. Alla domanda su quanti appartamenti fossero serviti, l’utente ha risposto che erano otto. Un riscontro visivo su Google Maps, però, ha rivelato che l’edificio era di dimensioni ben più consistenti, difficilmente riconducibili a sole otto unità abitative. A ulteriori richieste di chiarimenti, l’utente non ha più risposto. La mattina seguente, la task force di Aica ha effettuato un sopralluogo. La verifica ha confermato i sospetti: lo stabile, che disponeva di due ingressi e due diversi numeri civici, presentava una situazione incresciosa. Allacci abusivi direttamente in condotta, tubazioni sottotraccia non autorizzate, utenze già disdettate ma riattivate clandestinamente. Un intero civico, di fatto, era totalmente abusivo. Immediata la chiamata alle forze dell’ordine, con conseguente apertura di procedimenti penali e la chiusura dell’erogazione idrica per l’edificio. «È paradossale – sottolineano da Aica – che chi vive in uno stabile in cui un intero civico risulta totalmente abusivo scriva sotto un post ufficiale lamentando disservizi e costi. Un caso di autodenuncia indiretta che conferma la necessità di portare a galla il sommerso». La presidente Danila Nobile ha colto l’occasione per ribadire la linea dell’azienda: «Aica non premia chi ha rubato acqua, mai. Le cosiddette premialità a cui ho fatto riferimento nel mio videomessaggio non hanno nulla a che vedere con sconti sul capitale evaso. Chi ha prelevato acqua senza pagare dovrà corrispondere l’intera somma. Le misure che stiamo predisponendo, e che saranno formalizzate in un regolamento da sottoporre all’Ambito Territoriale Idrico e condiviso con i sindaci, riguardano soltanto gli interessi. Potranno essere dilazionati o parzialmente ridotti per favorire l’emersione degli abusivi e il rientro nella legalità. Nulla di più, nulla di meno». La presidente ha chiarito che non si tratta in alcun modo di un condono e che chi sostiene il contrario diffonde «sciocchezze che creano solo confusione». »Gli strumenti che stiamo mettendo in campo – ha aggiunto – sono previsti dalla normativa e vengono elaborati con il supporto dell’ufficio legale, sempre all’interno di un quadro di correttezza, legalità e trasparenza». Secondo Nobile, il recupero dell’evaso e la lotta agli allacci abusivi sono condizioni indispensabili per risanare il servizio idrico in provincia. «Ogni litro d’acqua sottratto illegalmente – ha detto – è un costo scaricato sulle spalle dei cittadini onesti. Combattere l’illegalità significa recuperare risorse, garantire più manutenzione e assicurare un servizio migliore a chi paga regolarmente»