Piano Demanio Marittimo: Comitati di Quartiere chiedono 5 stabilimenti a S.Marco, 4 a S.Giorgio, 3 a Sovareto, 1 Tonnara

Ritengono incompatibile la previsione di uno stabilimento nella località Maragani
SCIACCA. Una significativa riduzione delle superfici demaniali destinate a concessioni balneari e una maggiore attenzione ai servizi essenziali per la collettività. È questa la richiesta avanzata dall’Unione dei Comitati di Quartiere di Sciacca, che ha presentato le proprie osservazioni al Piano di Utilizzo del Demanio Marittimo (PUDM), attualmente all’esame del Consiglio Comunale.
Il piano, già approvato dalla giunta, prevede un ampliamento delle aree in concessione superiore al 300%, una crescita che secondo i Comitati rischia di compromettere la fruizione libera delle spiagge, con impatti negativi sul piano sociale, ambientale e paesaggistico.
Tra le proposte avanzate, l’Unione chiede:
- una riduzione del numero e dell’estensione degli stabilimenti balneari;
- il potenziamento delle aree a uso pubblico con servizi igienici, passerelle e accessi sicuri;
- zone dedicate agli animali da affezione e spazi attrezzati per persone con disabilità;
- piccole aree naturalistiche (150–200 m²) da affidare ad associazioni ambientaliste e sportive per promuovere attività non motorizzate e tutelare l’arenile.
Nel dettaglio, i Comitati ritengono incompatibile la previsione di uno stabilimento nella località Maragani, chiedono di limitarne il numero a uno nella Tonnara (anziché due), e di ridurre le superfici previste a Fornace, Lumia e Makauda. Condividono invece la presenza di stabilimenti a San Marco (5), San Giorgio (4), Sovareto (3), Lido, Foggia e Makauda, oltre al chiosco di Monterotondo, purché con estensioni più contenute.
Le osservazioni si aggiungono a quelle di altre associazioni cittadine che hanno lamentato la mancanza di concertazione su un piano ritenuto strategico per il futuro del litorale saccense.
La discussione in aula è al momento sospesa, come deciso nell’ultima seduta consiliare. Toccherà ora al Consiglio Comunale valutare le proposte e decidere se accogliere le richieste dei cittadini.