Adeguamento indennità di assessore a tre associazioni: “Un piccolo gesto per sostenere chi si impegna per la comunità”

L’iniziativa è dell’assessore comunale di Santa Margherita Belice Onorio Di Giovanna: si tratta di un importo di 1200 euro, somma arretrata maturata dal gennaio 2025 ad oggi
L’Assessore comunale Onorio Di Giovanna ha annunciato, attraverso una nota pubblica, la decisione di devolvere integralmente la quota arretrata dell’adeguamento della propria indennità di carica – pari a circa 1.200 euro netti – a favore di tre realtà associative di Santa Margherita di Belìce.
Di recente nel centro belicino le indennità degli amministratori comunali sono state oggetto di adeguamento: 4.002,00 euro per il Sindaco, 2.001,05 euro per il Vice Sindaco e 1.800,94 euro per gli Assessori. Un incremento che non è obbligatorio e che non tutti i Comuni hanno fatto, ma che non comporta alcun aggravio finanziario a carico del bilancio comunale, essendo interamente coperto dai trasferimenti regionali.
Di Giovanna ha ripartito i 1200 euro arretrati alle associazioni Margheritese Calcio, Era Protezione civile e Oasi Ohana. «Poiché il mio sostentamento personale e familiare non deriva dall’indennità da amministratore – ha commentato – ma dal lavoro che svolgo da quasi tredici anni come dipendente di un’azienda privata, ho deciso di destinare interamente questa somma a tre realtà che, ogni giorno, operano con passione e spirito di servizio. Sono somme che non risolveranno i problemi strutturali del volontariato, dello sport o della protezione civile, ma credo che anche un piccolo contributo possa essere un segno concreto di riconoscenza verso chi si mette a disposizione della collettività”. L’Assessore tiene a chiarire che questa devoluzione riguarda esclusivamente la quota straordinaria legata all’adeguamento. «L’indennità base mensile – aggiunge – continua ad essere utilizzata per coprire le spese legate alla mia attività amministrativa: spostamenti, iniziative, presenza sul territorio. Ma voglio anche dirlo con sincerità: non esistono indennità o cifre che possano compensare il tempo sottratto alla mia famiglia.»