Sciacca racconta Ferdinandea: il 12 luglio una serata tra storia, teatro e sapori del Mediterraneo

Oltre alla narrazione storica, la manifestazione punta con forza alla valorizzazione del pesce azzurro e del cosiddetto “pesce povero”, vera ricchezza del nostro Mar Mediterraneo e delle acque saccensi
C’è un’isola che emerge e scompare, un comandante affascinato dal mistero, un lupo di mare saccense e una memoria che si tramanda da tre generazioni. Nasce da qui “Perduta ancora con Ferdinandea”, la manifestazione in programma sabato 12 luglio alle ore 21.00, nell’atrio superiore del Comune di Sciacca, tra storia, racconto e cultura del mare.
L’evento prende spunto da un episodio realmente accaduto nel 1925, quando il capitano di vascello Luigi Tonta, alla guida della nave Ammiraglio Magnaghi, durante una campagna idrografica, volle raggiungere le acque prospicienti Sciacca per esplorare da vicino lo scoglio noto come Isola Ferdinandea, emerso e poi scomparso nel 1831. A guidarlo fu il saccense Gaspare Giarratano, esperto pescatore e padre di otto marinai, che fornì preziose informazioni al comandante, il quale gli consegnò una pergamena ufficiale in segno di riconoscimento. A raccontare oggi questo frammento di storia è il nipote, Gaspare Giarratano, voce narrante della serata.
Oltre alla narrazione storica, la manifestazione punta con forza alla valorizzazione del pesce azzurro e del cosiddetto “pesce povero”, vera ricchezza del nostro Mar Mediterraneo e delle acque saccensi. Si tratta di un obiettivo primario della serata, in linea con le attuali politiche del Dipartimento Pesca della Regione Siciliana e con l’identità profonda della nostra città, da sempre legata alla cultura marinara.
Il programma della serata prevede:
– testimonianze e racconti legati all’Isola Ferdinandea e alla tradizione marinara saccense;
– momenti di intrattenimento musicale e teatrale;
– uno show cooking dedicato al pesce azzurro, con degustazione finale.
“Perduta ancora con Ferdinandea” è un appuntamento che celebra il nostro mare, la nostra storia e la nostra cucina, in un periodo dell’anno in cui Sciacca si apre al turismo con tutta la sua autenticità.