In manette consigliere comunale di Cammarata, Giuliano Traina e anche il padre

Un altro terremoto giudiziario scuote la provincia di Agrigento e il già “caldo” rapporto tra politica e imprenditoria
CAMMARATA- La Polizia di Stato di Enna ha dato seguito ad un provvedimento restrittivo di arresto per per Giuliano Traina, consigliere comunale a Cammarata e, recentemente, eletto anche all’ex Provincia di Agrigento. Manette anche per il padre Calogero, con passato da consigliere provinciale. Il provvedimento restrittivo è stato emesso dalla magistratura ennese e parrebbe confinato nel campo dei rifiuti. Entrambi imprenditori, si occupano di smaltimento di rifiuti e gestiscono un’importante azienda che opera a Valguarnera nell’Ennese. I due si trovano attualmente ai domiciliari. Si ipotizzano delle irregolarità nella gestione dei rifiuti della loro azienda. I contorni della vicenda non sono ancora del tutto chiari ma l’inchiesta della Procura di Enna potrebbe incrociarsi con quella più nota della Procura di Agrigento su un sistema di appalti e tangenti. “Punti di contatto” tra le due indagini sembrerebbero essere diversi. Nel comune di Valguarnera, città dove opera la ditta Traina, ha prestato servizio come capo dell’ufficio tecnico l’ingegnere Vittorio Giarratana, uno degli indagati dell’inchiesta “appalti e mazzette” e a tal proposito, in attesa di conferme ufficiali, va detto che la misura cautelare eseguita dai poliziotti di Enna riguarda anche altre quattro persone, ossia i responsabili del procedimento amministrativo riguardante l’appalto per la raccolta e smaltimento dei rifiuti degli ultimi anni. Padre e figlio – difesi dall’avvocato Maria Giambra – si trovano ai domiciliari. Giuliano Traina, patron della squadra di calcio del Kamarat, è consigliere comunale in carica a Cammarata, già candidato a sindaco in passato (sconfitto per un pugno di voti). Lo scorso aprile è stato eletto anche consigliere provinciale nella lista “Uniti per la città”, gruppo che faceva riferimento allo schieramento politico dell’ex assessore regionale Roberto Di Mauro e che ha portato alla vittoria del presidente del Libero Consorzio, Giuseppe Pendolino.