Villa comunale “Scaturro” nel limbo: cresce la protesta delle associazioni

L’amministrazione comunale avrebbe finora ignorato le domande inoltrate. Il Coordinamento promette azioni eclatanti per ottenere un confronto con l’amministrazione e riportare al centro dell’agenda politica un luogo che merita rispetto e attenzione.
SCIACCA. La villa comunale “Ignazio Scaturro”, un tempo orgoglio del centro storico, si trova oggi al centro di un acceso dibattito civico. L’area verde, una delle più antiche e simboliche della città, versa in condizioni di degrado e abbandono, mentre le richieste di trasparenza e intervento restano inascoltate. Nonostante le ripetute sollecitazioni, l’amministrazione comunale ha finora ignorato le domande inoltrate dal Coordinamento di Cittadinanzattiva e da altre associazioni cittadine. I dubbi principali riguardano il futuro del parco e il progetto di riqualificazione da realizzare grazie a un finanziamento regionale di circa 400 mila euro.
“Basta silenzi, serve chiarezza”
«La trasparenza è un dovere delle istituzioni», denunciano i rappresentanti delle associazioni firmatarie dell’ultima nota inviata il 20 maggio al Comune, tra cui spiccano i nomi di Anita Lorefice (Comitato Pro Villa Comunale), Stefano Antonio Scaduto (Centro studi Alcide De Gasperi), Pierina Di Martino (Cittadinanzattiva – Procuratori dei Cittadini) e Stefano Scaduto (Comitato di Quartiere Sant’Agostino – Sciacca Est). Nel documento, gli attivisti chiedono l’accesso agli atti e di poter visionare il progetto esecutivo: vogliono sapere se sono previsti interventi prioritari sul sistema di irrigazione e illuminazione, o la rimozione dei manufatti incongruenti con il vincolo storico-paesaggistico. La richiesta è stata inoltrata anche alla Soprintendenza ai Beni Culturali di Agrigento.
Il verde dimenticato
Tra le richieste, anche quella di un giardiniere assegnato stabilmente alla villa e al vicino giardino Lombardo, per garantirne la cura e la tutela. Ma il silenzio delle istituzioni è proseguito anche dopo la precedente nota di marzo. Ora, esasperati dalla mancanza di risposte, i cittadini annunciano una mobilitazione pubblica. Il Coordinamento promette azioni eclatanti per ottenere un confronto con l’amministrazione e riportare al centro dell’agenda politica un luogo che merita rispetto e attenzione.