Trapani, tumori scoperti in ritardo: 8 medici indagati

Sono otto i medici indagati nello scandalo dei ritardi nella refertazione degli esami istologici all’Asp di Trapani. Oltre 3.300 verdetti consegnati con mesi di ritardo, 352 diagnosi di tumore notificate in molti casi quando, forse, era ormai troppo tardi. Carcinomi giunti a stadi avanzati, compromettendo cure e prognosi

TRAPANI- Il fascicolo dell’indagine è passato dalla Procura di Marsala a quella di Trapani per competenza territoriale. E’ in questo territorio che si sarebbe verificata la condotta omissiva. Le indagini sono coordinate dal pubblico ministero Antonella Trainito, con il supporto dei carabinieri del Nas di Palermo. Sono otto gli avvisi di garanzia notificati a medici delle Anatomie patologiche degli ospedali di Trapani e Castelvetrano. Le accuse riguardano. almeno per adesso, reati gravi: omicidio colposo, lesioni personali colpose e omessa vigilanza. Successivamente verranno prese in considerazione eventuali responsabilità amministrative. I legali dei pazienti coinvolti hanno ricevuto notifica della richiesta del pubblico ministero al giudice per le indagini preliminari per l’incidente probatorio e la relativa valutazione medico-legale. Spetterà ora al gip decidere l’accoglimento della richiesta e fissare le modalità di acquisizione delle prove, calendarizzando le udienze per gli incidenti probatori, al momento una decina, e le perizie mediche. Gli otto avvisi di garanzia rappresentano un passo avanti verso l’accertamento dei fatti. «Fin dall’inizio ho ripetuto che questa dolorosissima vicenda pretende verità e giustizia per chi, purtroppo, non c’è più e per chi sta soffrendo e lottando – commenta Giorgio Mulè, vicepresidente della Camera e deputato di Forza Italia –. L’accertamento giudiziario con l’individuazione di eventuali responsabilità a tutti i livelli è dunque un passo necessario per giungere a questo risultato». Intanto, il bilancio delle vittime si è aggravato nel corso dei mesi. Lo scorso 6 maggio è morto un anziano di 87 anni di Marsala colpito da un carcinoma squamoso infiltrante. Aveva atteso quasi dieci mesi per conoscere l’esito dell’esame istologico.