Bollette pazze AICA: l’enigma non è ancora risolto

Sono state recapitate bollette di consumo acqua con importi anche del 300% di aumento. Fatturazione frutto di un consumo ipotetico e non su reali consumi

SCIACCA- Ancora non risolto l’enigma delle bollette pazze che diversi utenti del servizio idrico hanno ricevuto da AICA. Importi da capogiro con cifre del 300% in più rispetto alle precedenti bollette. Se il sindaco Termine chiede chiarezza, AICA risponde col silenzio. Anche nei confronti degli utenti. L’ipotesi dell’errore, non esclusa da fonti Aica, sembra la più plausibile soprattutto perchè queste bollette pazze non sono arrivate a tutti gli utenti ma solo ad alcuni di loro. Sarebbero in corso le verifiche tecniche che AICA ha richiesto allo sviluppatore del nuovo software richiesto recentemente per l’introduzione di un nuovo e più moderno sistema di fatturazione. È da qui che sarebbero scaturiti i presunti errori commessi nel calcolo delle cifre per le quali si sta chiedendo il pagamento. Intanto, i cittadini non sanno cosa fare col rischio di ritrovarsi morosi. Tra l’altro, per gli importi a dir poco esorbitanti diversi utenti non sono materialmente in grado di pagare.
Ci troviamo di fronte a richieste di pagamento che indicano consumi “stimati”, dunque non reali ma proiettati nel futuro. Fatture in acconto, dunque. In attesa poi della eventuale compensazione, a conguaglio.
Il meccanismo dei consumi stimati non è certamente una novità. Normalmente si basa sui consumi storici della singola utenza. Tuttavia è la stessa Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (la ormai celeberrima Arera) a stabilire che le previsioni sugli importi vengano fatte sulla base di parametri sui consumi tipici, e non su quelli storici. Il nuovo software potrebbe avere calcolato l’importo pazzo finito in bolletta sulla base della stima su consumi ipotetici, quelli stabiliti da Arera, di un appartamento abitato da una famiglia con quattro persone in qualsiasi parte d’Italia, e non sui consumi storici di quella stessa famiglia. Insomma: un arzigogolo vero e proprio. La questione bollette pazze sarà all’ordine del giorno dell’assemblea di Aica in programma giovedì 5 giugno prossimo. Quella stessa assemblea già programmata e nel corso della quale Fabio Termine, e insieme a lui il sindaco di Grotte Alfonso Provvidenza, formalizzeranno la richiesta di azzeramento del Cda di AICA. Una questione, quest’ultima, che ha inevitabilmente irrigidito i vertici dell’azienda idrica.