A Santa Margherita Belice una raccolta di firme per fare andare via l’arciprete

Il parroco, per ragioni tuttora oggetto di voci comunque non confermate, ha escluso dalla gestione organizzativa della processione del 3 di maggio


SANTA MARGHERITA BELICE. Era nell’aria. Anzi, se ne parlava per strada e nei bar. Una petizione per l’arciprete. Ma non contro un trasferimento disposto dalla Curia, come spesso accade quando i fedeli sono legati al loro parroco. A Santa Margherita si raccolgono le firme per fare andare via l’arciprete della città, don Tonino Cilia. E’ una conseguenza di una polemica che si trascina da mesi, quella del comitato Santissimo Crocifisso, in aperto scontro con il religioso. Il parroco, per ragioni tuttora oggetto di voci comunque non confermate, ha escluso dalla gestione organizzativa della processione del 3 di maggio, il comitato che fino ad un anno fa si era sempre occupato dell’evento. Nella vicenda sono entrati con modalità non risolutive il sindaco Gaspare Viola e l’arcivescovo di Agrigento Alessandro Damiano. Hanno cercato di mediare. Ma senza trovare un punto di incontro. Ora la raccolta di forme per richiedere le rimozione di Cilia. Nelle scorse ore, il neo costituito “Comitato popolare di Santa Margherita” ha attivato un gazebo per una petizione con raccolta di firme con la quale si invoca l’allontanamento di don Tonino. Raccolta di firme che, come detto, giunge al culmine di una querelle sempre più accesa.