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Tragedia all’ospedale di Ribera: sequestrato reparto dove si è verificato l’incendio mortale

RIBERA. La Procura della Repubblica di Sciacca, che ha aperto un’inchiesta, ha disposto il sequestro dell’area dell’ospedale di Ribera interessata da un incendio che ieri sera ha causato la morte di un paziente.

Secondo le prime ricostruzioni effettuate dalla Polizia, la sigaretta accesa da un paziente ricoverato sarebbe all’origine dell’incendio divampato poco dopo le ore 20 nel reparto di Medicina del Fratelli Parlapiano. Lo stesso paziente, Costica Brustureanu, 53enne residente, è morto carbonizzato. L’ipotesi più accreditata è proprio quella di un gesto tragico fatto senza pensare alle possibili conseguenze.

L’uomo secondo le prime verifiche pare stesse effettuando una seduta di ossigenoterapia e si sarebbe tolto la mascherina per fumare. La scintilla dell’accendino avrebbe generato le fiamme e l’immediata esplosione della macchia dell’ossigeno. I vigili del fuoco giunti sul posto lo hanno trovato cadavere, carbonizzato.

Il tempestivo intervento di più squadre dei pompieri (sul posto Vigili del distaccamento di Sciacca e del comando provinciale di Agrigento), ha evitato che le fiamme si potessero propagare e interessare altri piani dell’ospedale. Le fiamme sono state spente in poco tempo e per fortuna non ci sono stati altri feriti né intossicati. Il reparto interessato dalla tragedia è stato giudicato inagibile, mentre quello del piano superiore, dove si trova la chirurgia, è stato anch’esso evacuato per motivi precauzionali. Ma dovrebbe nelle prossime ore recuperare la propria funzionalità.

L’episodio ha creato allarme a Ribera nelle ore in cui erano in corso le funzioni religiose del Venerdi Santo. Lo stesso sindaco Matteo Ruvolo, presente alla processione, è corso in ospedale per seguire le operazioni di soccorso. Presenti anche i familiari di molti degenti, ovviamente preoccupati delle condizioni di salute dei propri cari.

Giuseppe Recca

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