Riceviamo e pubblichiamo volentieri la lettera di Betty Marinello. Giriamo la questione al Commissario Straordinario e al responsabile del Servizio comunale con l’auspicio che diano una riposta.
“ Parliamo tanto di difesa del verde, di migliorare l’aspetto del nostro teritorio e poi … cosa succede ? C’era una volta un albero, un oleandro che ogni anno regalava agli abitanti dello Stazzone un folto mazzo di fiori bianchi. Era bello a vedersi e non aveva importanza che il suo fusto fosse cresciuto non perfettamente diritto. Quell’albero aveva il suo equilibrio e con la sua folta chioma rendeva ancora più bello quell’angolo di marciapiede. Un giorno, però, arrivano dei potatori (mandati dal comune) e cosa fanno? Potano l’albero ovvero tagliano totalmente quella pianta, che era viva e vegeta, e la buttano via. Ma perchè? Chi scrive aveva manifestato ai due giardinieri (che erano arrivati di prima mattina) di tagliare i rami che erano di troppo, ma aveva espressamente chiesto (cortesemente) di non abbatterlo. Cosa hanno fatto invece? L’hanno tagliato alla base, lasciando solo le radici e di conseguenza in quell’aiuola non può essere più piantato nulla! Complimenti per l’amore che si ha in questa città per il verde!”
Betty Marinello
Per consolare la signora Marinello, possiamo dire che per fortuna l’0leandro è una pianta dura a morire e potrà ricrescere. Ma maggiore competenza nella gestione del verde pubblico non sarebbe una cattiva idea per il futuro.
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