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SICILIA TRA I RIFIUTI, GOVERNO MUSUMECI E M5S SI RINCORRONO A COLPI DI DDL

«Sono vent’anni che in Sicilia si rincorre l’emergenza rifiuti. Per uscirne presto e bene serve il concorso di tutti: Regione, Comuni e cittadini».

Lo dichiara il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, rispondendo indirettamente alle critiche mosse dal deputato del Movimento 5Stelle, Giampiero Trizzino, in una conferenza stampa. I grillini disegno di legge che mira a cambiare volto alla gestione integrata dei rifiuti urbani, superando le criticità della legge regionale numero 9 dell’aprile del 2010 che il testo mira mandare in pensione.

Il ddl M5S prevede la suddivisione del territorio regionale in ambiti disegnati sul fabbisogno reale delle comunità; un’autorità di governance di diritto pubblico; istituzione, all’interno della centrale unica di committenza, di una sezione che si occupi in via esclusiva dell’espletamento delle gare per l’affidamento della gestione del sistema integrato dei rifiuti; introduzione della figura dell’ispettore ambientale, che vigili sulla corretta conduzione del servizio integrato dei rifiuti da parte dei gestori e, infine, la creazione di un ufficio speciale per le procedure di liquidazione delle società e consorzi d’ambito che prenderà il posto dei commissari.

«Il governo regionale – dice Musumeci commentando l’iniziativa M5S – ha ereditato una situazione gestionale dei rifiuti in Sicilia più che disastrosa. Basti vedere le oltre quaranta ordinanze emanate dal precedente presidente. Subito dopo l’insediamento del mio governo, la prima ordinanza emessa ‘per obbligo istituzionale’, altrimenti il sistema andava in crisi, conteneva molte deroghe alla gestione dei rifiuti. Tali criticità, nell’arco di pochi mesi, sono state circoscritte alla sola autorizzazione dell’impianto di pre-trattamento nella discarica ‘Cava dei Modicani’ a Ragusa».

«Per consentire il ripristino della normalità – ha spiegato Musumeci – nei giorni scorsi ho firmato un’ordinanza, individuando un cronoprogramma degli interventi prescrittivi, in linea con il Piano stralcio approvato all’unanimità dalla Commissione Ambiente dell’Ars. Un documento che contiene le linea guida per la ‘nuova’ gestione dei rifiuti, nelle more dell’approvazione del Piano regionale per conseguire un assetto finalmente ordinario e trasparente della gestione. Ai Comuni, infatti, viene imposto di attivare – come già previsto dall’ordinanza del 28 febbraio – ogni azione utile per incrementare le percentuali di raccolta differenziata entro il 30 giugno e conseguire, entro il primo ottobre, risultati concreti del 35 per cento».

Sui rifiuti c’è anche un disegno di legge predisposto dal governo regionale con cui si riforma il sistema. «Su questo testo – spiega il presidente Musumeci – ci confronteremo con tutte le forze politiche che vogliono contribuire all’uscita definitiva dalla logica emergenzialista e approdare a una economia circolare, le cui sorti sono legate allo scenario che dovremmo determinare con il contributo di tutti».

Musumeci fa appello ai sindaci di avvalersi di tutti gli strumenti a loro disposizione “per adempiere ai loro doveri istituzionali – ha detto – come la Regione sta facendo in ordine alle proprie responsabilità”.

Giuseppe Recca

 

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