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Servizio di vigilanza anticendio sulla A18 e A120, gara pilotata: arrestati colletti bianchi

MESSINA – Il servizio di vigilanza anticendio sulla A18 e A120 sarebbe stato vinto da un’Ati di imprese con una gara condizionata da un dirigente del Cas (Consorzio Autostrade Siciliana) per favorire imprenditori amici. A finire ai domiciliari il dirigente generale del Cas Gaspare Sceusa oggi in pensione, l’imprenditore Francesco Duca, della zona tirrenica del messinese, Giuseppe Trifirò. Sospeso dall’esercizio di impresa invece l’imprenditore Pietro Rampino. Sono accusati in concorso di turbata libertà dei pubblici incanti.

Le indagini condotte dalla Dia, coordinate dalla Procura della Repubblica di Messina, avrebbero portato alla luce che nel corso del 2020 gli indagati avrebbero posto in essere una serie di collusioni turbando il procedimento di formazione del bando di gara riguardante l’espletamento del servizio di presidio antincendio nelle gallerie della rete autostradale A18 Messina-Catania e A20 Messina-Palermo, indetto dal Consorzio Autostrade Siciliane per un importo di quasi 10 milioni di euro.

Secondo le investigazioni, attraverso le loro condotte, gli indagati sarebbero riusciti a strutturare il bando in maniera tale da indurre la stazione appaltante ad individuare il contraente nell’’Ati degli indagati. Tutto ciò è stato documentato tramite attività tecnica e servizi di pedinamento, attraverso ripetuti incontri e scambi di documentazione riservata tra gli indagati. In tal modo si incideva sui contenuti dei bando, che una volta modificato presentava requisiti tecnici particolarmente restrittivi con l’intento di escludere potenziali concorrenti.

 

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