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RIFIUTI, SCACCO A SINDACI E CITTADINI

Il nuovo governo regionale guidato da Nello Musumeci nell’attesa di fare scelte finalmente chiare sul sistema rifiuti e di avere maggiore autorevolezza rispetto al passato, comincia a trasferire la patata bollente ai Comuni, e dunque ai sindaci, che si sentono sempre più in trincea e allo stesso responsabilizzati.

Il presidente della Regione nel firmare la nuova ordinanza sui rifiuti, che impone a tutti i Comuni di raggiungere entro il 31 maggio una percentuale di raccolta differenziata del 35%, obbliga i sindaci a portare la spazzatura all’estero, se necessario, a spese loro. E se questo dovesse accadere, tutto rfimbalzerà nelle tasche dei cittadini, con una tassa che potrebbe raggiungere livelli elevatissimi.

Oggi la raccolta differenziata a livello regionale è fra il 15 e il 20 %. Ci sono 110 Comuni che oscillano fra valori del 30 e 50 %, tra questi Sciacca che dice con una indicazione secondo noi ottimistica di essere al 35 %. Tutti gli altri sono sotto questa soglia minima.

Se queste percentuali di raccolta differenziata non verranno raggiunte scatteranno pesanti sanzioni a carico dei Comuni, molto più pesanti di quelle in vigore. I sindaci, che non devono giustificarsi dicendo che le colpe sono della Regione, dovranno trovare delle alternative anche all’estero se necessario, allo smaltimento in discarica, visto che c’è il divieto di portarvi più del 70% dei rifiuti attuali. Senza raccolta differenziata, in sostanza, ed è giusto ricordarlo ancora una volta soprattutto a quei cittadini che pur avendo la possibilità di farla non la fanno, siamo tutti nei guai.

Giuseppe Recca

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