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Rifiuti, riforma per nuova gestione integrata dei rifiuti: la critica di ALI-SICILIA

SICILIA. Sul disegno di legge per la  “Riforma degli ambiti territoriali ottimali e nuove disposizioni per la gestione integrata dei rifiuti”, interviene l’ALI SICILIA (Autonomie Locali Sicilia), presieduta da Francesco Cacciatore (sindaco di Santo Stefano Quisquina), che manifesta preoccupazione per la calendarizzazione all’ARS del disegno di legge di riforma dopo l’approvazione da parte della IV Commissione, che determinerebbe una profonda modifica dell’attuale assetto istituzionale.
“Siamo prossimi- scrive l’ALI SICILIA- ad un vero e proprio collasso del sistema (con la chiusura dell’impianto di Contrada Coda Volpe e quella oramai annunciata di Bellolampo) incompatibile con i tempi necessari per avviare operativamente i nuovi organi che dovrebbero sostituire le SRR”.

Ma le critiche vanno oltre, “soprattutto nella parte relativa al passaggio al nuovo sistema, con la creazione delle cd. ADA”. Per ALI SICILIA
“si rischia di cancellare delle realtà virtuose nel corso degli ultimi anni hanno operato con grande vitalità. Si dimenticano i risultati ragguardevoli raggiunti in termini di aumento delle percentuali di raccolta differenziata, che confermano che la Sicilia è sulla buona strada.”.

Per Autonomie Locali Sicilia, “l’attuale sistema può funzionare”, ma va “migliorato, aumentando i poteri delle Società di Regolamentazione Rifiuti, mutandone la natura giuridica.

Per ALI SICILIA, dunque, “occorre concentrarsi sulla programmazione e realizzazione di impianti pubblici, snellendo le relative procedure e compiendo precise scelte volte a reperire le necessarie risorse economiche, al fine di rompere il “monopolio privato” che da sempre imperversa nel campo dei rifiuti”.

Infine è necessario dire “no al tentativo di scaricare sulle SRR e sui sindaci la responsabilità di una situazione frutto anche e soprattutto di una inerzia degli organi regionali, che hanno tenuto una linea politico amministrativa non sempre coerente con l’attuale quadro normativo”.
L’ALI Sicilia auspica l’immediato avvio di un confronto, partendo dalle esperienze maturate sul campo che devono costituire il fulcro di qualsiasi iniziativa di riforma della gestione dei rifiuti.

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