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Ribera “osservato speciale”: 217 contagiati. In 1 mese 208 positivi e 96 guariti, curva in continua ascesa

RIBERA. C’è un aspetto che va osservato con la dovuta attenzione, specie da parte delle autorità cittadine. Un dato che, oltre la asettica cifra di 217 attuali positivi che l’Asp certifica a Ribera con il report datato 10 aprile (e che riporta gli esiti dei tamponi processati e certificati del giorno precedente, va letto anche a ritroso.

E allora facciamo alcuni passi indietro. Quasi trenta, ritornando all’8 marzo scorso. Una retromarcia che include un periodo di quasi 30 giorni. Un arco temporale che consente meglio di avere il quadro della situazione che colpisce Ribera. Parlando attraverso l’ausilio dei numeri, almeno, speriamo di non turbare qualche animo suscettibile e che, fortunatamente somma meno del numero delle dita di una mano.

Dall’8 marzo al 10 aprile c’è uno sbalzo di positivi da 9 a 217 con un delta di 208, mentre i guariti nello stesso arco temporale passano da 259 a 355, con un delta di 96. Già questo dato è significativo poiché il saldo continua pesantemente ad essere a favore dei casi positivi. Qui di seguito il grafico che riporta solo i soggetti in trattamento. Una curva sempre in ascesa e che indica la criticità di una zona dove il virus circola prepotentemente e si diffonde con efficacia. Ovviamente, si diffonde perché trova facile ospitalità nelle persone. La facile ospitalità è conseguente a comportamenti che hanno allentato la guardia, quindi poco distanziamento fisico, molto assembramento, occasioni di festeggiamenti.

Ma oltre alla curva epidemiologica sopra riportata e che riguarda solo i positivi, di seguito il grafico elaborato dall’ingegnere Cristiano Bilello che riporta l’andamento del contagio seguendo il criterio del Comitato Tecnico Scientifico, quello del noto rapporto, considerata una settimana, di 250 casi ogni 100.000 abitanti.

Nel grafico seguente è riportato l’indice “zona rossa”. Appare evidente come l’indice si sia impennato nuovamente negli ultimi due giorni. Questo dimostra la velocitrà di diffusione del virus. A ieri, l’indice è sbalzato a 379 rispetto a 243 del 7 aprile.

Qui sotto il grafico mostra la proporzione di positivi/100.000 abitanti nei comuni agrigentini con media provinciale, siciliana e nazionale

Qui sotto, invece, il grafico dei postivi giornalieri in media mobile a 3 giorni.

La pubblicazione dei grafici ha l’obiettivo di rappresentare le gravità della situazione a Ribera. Una situazione epidemiologica che non può essere solamente arginata con l’istituzione della zona rossa. Essa serve a poco se non corrispondono rigidi, severi, responsabili comportamenti da parte dei cittadini. La irresponsabilità dei comportamenti non solo favorisce la velocità del contagio, ma danneggia quanti si attengono scrupolosamente alle misure anticontagio. E’ ovvio che una situazione così grave a Ribera ha riflessi sulle attività commerciali.

Ordinanze, divieti e roba del genere svaniscono se non corrisponde un altro senso civico e di resposnabilità.

Filippo Cardinale

 

 

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