Dal Ministero Economia e Finanza non arriva risposta. Neanche su sollecitazione inviata dall’Amministrazione comunale. Uno “sgarbo” istituzionale che mette in difficoltà il sindaco Pace, incoraggiato, tra l’altro, dalle assicurazioni offerte dal sottosegretario Stefano Candiani (Lega per Salvini) in occasione della sua visita istituzionale a Ribera, ospite a Palazzo di Città, la sera del 12 novembre scorso. Visita organizzata dal neonato Circolo della Lega Salvini di Ribera.
In quell’occasione si era rappresento al sottosegretario di Stato del Ministero dell’Interno, Stefano Candiani, le difficoltà create al settore agricolo del territorio dopo i nubifragi dei primi giorni di novembre. La Giunta Pace aveva deliberato la sospensione del saldo IMU agricola con scadenza 16 gennaio (ieri) in attesa di un contributo da parte del Ministero dell’Economia e Finanze.
“Immediatamente al fine di evitare danni finanziari al nostro Ente, e soprattutto per scongiurare un’eventuale corresponsione successiva delle somme sospese in precedenza agli agricoltori, è stata inviata- dichiara Carmelo Pace- nota al MEF chiedendo l’emanazione, entro il 16.01.2019, del provvedimento di rimborso del mancato introito della rata saldo IMU pari a € 287.055,45. Nonostante vari solleciti al MEF e al Senatore Candiani, con l’intento di avere risposte certe e immediate, ancora oggi non è pervenuto alcun provvedimento di trasferimento della somma richiesta da questa Amministrazione”.
Oggi al Comune non sono stati accreditati i 287.055 euro per la sospensione della rata di saldo, cifra che incide negativamente sugli equilibri di bilancio e sul rispetto dell’obbiettivo di pareggio di bilancio appare. Il sindaco ha fissato il versamento della rata di saldo IMU, senza sanzioni ed interessi per i contribuenti, entro il 31.01.2019. “Purtroppo, non aver potuto avvalersi del trasferimento delle somme da parte del MEF, è stata un’occasione persa per gli agricoltori del comparto riberese – continua il sindaco Carmelo Pace – siamo dispiaciuti che ancora una volta, in occasione delle calamità naturali, i territori colpiti vengono abbandonati ai loro destini dai Governi”.