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REGIONE: BENI CULTURALI, QUATTRO MILIONI PER VALORIZZARE MOZIA

Al via i primi due lotti di lavori di riqualificazione ambientale, restauro archeologico e valorizzazione dell’Isola di Mozia, nella laguna dello Stagnone a Marsala. Nuovi percorsi di visita e miglioramento di quelli esistenti, sistemazione del verde e degli arredi esterni, realizzazione di una rete wi-fi e di un’App, rilievo aerofotogrammetrico dell’area e installazione di stazioni multimediali e biciclette elettriche: questi alcuni degli interventi previsti.
Il soprintendente dei Beni culturali di Trapani Riccardo Guazzelli ha definito le procedure amministrative e la consegna dei lavori per la prima tranche di opere – che saranno avviate entro il 2018 – per un importo di 1,5 milioni di euro è avvenuta ieri, alla presenza dell’assessore dei Beni culturali Sebastiano Tusa.
Nel primo quadrimestre del 2019 verrà consegnata anche la parte degli interventi – attualmente in fase di gara – relativi al restauro archeologico per un importo di tre milioni di euro.
«Continua l’azione del mio governo – evidenzia il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci – per accelerare la spesa dei fondi comunitari. Dopo le zone archeologiche di Camarina e Cava d’Ispica, dove sono partiti lavori per circa sei milioni di euro, sull’isola di Mozia inizia la fase di ammodernamento dei sistemi di fruizione: una fase di accelerazione che consente di valorizzare le nostre risorse culturali e mettere in atto le azioni di spesa per evitare il disimpegno».
Il progetto, che vedrà la sua completa realizzazione entro il 2020, prevede la valorizzazione del patrimonio archeologico e architettonico dell’isola di Mozia attraverso il restauro delle straordinarie testimonianze presenti sull’isola, l’arricchimento e il miglioramento delle modalità di fruizione, comunicazione e divulgazione attraverso strumenti sia di tipo più tradizionale, quali cartellonistica didattica e segnaletica, che di tipo innovativo, multi-opzionale, tridimensionale e multisensoriale.
Grazie al rilievo ortofotogrammetrico dell’isola, alcune zone e aree più importanti saranno restituite in formato 3D e inserite all’interno di un fumetto – cartaceo e digitale – che racconterà le storie del passato, prendendo spunto dalla realtà attuale e dai reperti rinvenuti nel corso dei decenni di scavo, ma catapultando il visitatore nella quotidianità della cultura fenicio-punica.
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