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QUALITA’ DELLA VITA SECONDO SOLE 24 ORE: SICILIA SEMPRE IN CODA

Tutte in corda e tutte in peggioramento rispetto al 2018: Il Sole 24 Ore ha pubblicato la trentesima edizione del report sulla Qualità della Vita certificando il disastro della Sicilia. In coda, peggiore in Sicilia e in Italia c’è Caltanissetta al 107° (perde sette posizioni rispetto allo scorso anno); Enna è al 104° posto ( -2 ), Agrigento al 102° (– 9), Trapani al 101° (– 12), Messina al 100° posto ( – 4), Palermo al 98° (– 11), Catania al 97° (– 13), Siracusa al 90° (– 8) e Ragusa 80° posto (- 7).

Milano conferma la sua leadership e vince per il secondo anno consecutivo la classifica della Qualità della vita 2019. Il Sud ancora in coda – Le grandi città in crescita La coda della classifica è occupata dalle province del Sud: Caltanissetta occupa l’ultimo posto per la quarta volta nella storia dell’indice dopo le performance negative del 1995, nel 2000 e nel 2008. Foggia (105^) e Crotone (106^) la precedono di poco.

Allargando il focus dell’analisi dei dati su base regionale, riemerge la contrapposizione Nord-Sud, con Trentino Alto Adige, Valle d’Aosta e Friuli Venezia Giulia sul podio, seguite dal Veneto, presente nella top 10 con tre province, dall’Emilia Romagna – che cresce, soprattutto nella classifica di tappa “Affari e lavoro” – e dalla Lombardia. In fondo alla classifica, invece, ci sono Sicilia e Calabria, rispettivamente ultima e penultima.

Nella top ten delle province più vivibili, dove si incontrano anche Trieste (5^) e Treviso (8^), quest’anno entra la provincia di Monza e Brianza, che sale di 17 posizioni fino alla sesta, Verona che ne guadagna sette e arriva al settimo posto e – a chiudere la top ten – Venezia e Parma che salgono rispettivamente di 25 e 19 piazzamenti.

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