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Protesta sindaci a Roma, Cacciatore (ALI): “No a Italia divisa in due, Draghi ci ascolti”

“La Sicilia è stata tagliata fuori dagli interventi strutturali del Recovery Fund, è grave e inspiegabile. Abbiamo una situazione viaria drammatica, la Sicilia non può restare fuori dal Pnrr. Non è pensabile avere un’Italia a due velocità”.

A dirlo è Francesco Cacciatore, Sindaco di Santo Stefano Quisquina e Presidente ALI Sicilia, che spiega i motivi della protesta che oggi ha portato oltre 30 sindaci siciliani a Roma in Piazza Montecitorio con lo slogan ‘Agrigento non è fuori dall’Italia’.

“Abbiamo consegnato un documento alla Presidenza del Consiglio – dice Cacciatore – sappiamo di essere fuori tempo massimo ma confidiamo nel Premier Draghi che la nostra richiesta di inserimento venga accolta. In Sicilia, e soprattutto nella provincia di Agrigento, non è stato completato l’anello autostradale Castelvetrano-Gela, non è stata realizzata un’arteria stradale che colleghi i comuni dell’entroterra agrigentino con ospedali, porti, aeroporti con tempi brevi di percorrenza; la rete ferroviaria funziona con un solo binario, e i tre porti della provincia, Licata, Porto Empedocle e Sciacca, per mancanza di interventi strutturali non assicurano il dispiegamento delle potenzialità di sviluppo. Inoltre – conclude Cacciatore – per valorizzare l’ingente patrimonio artistico-culturale della nostra regione è fondamentale e necessario superare la marginalità geografica e bloccare lo spopolamento del cuore della Sicilia, divenuto ormai area ultra periferica. Draghi ci ascolti”.

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