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Pd-M5S, l’intesa elettorale fallita a Ribera è realtà a Termini Imerese

A Termini Imerese il primo test elettorale dell’intesa in Sicilia tra Partito Democratico e Movimento Cinque Stelle, ovvero l’accordo politico amministrativo che a Ribera hanno tentato, senza riuscirci, di fare.

Con il Movimento Cinque Stelle e con Giancarlo Cancelleri abbiamo trovato un’intesa e stiamo continuando a lavorare – ha detto il segretario regionale Pd Antony Barbagallo – sulla falsariga di quanto già avviene al governo nazionale. Sono anche convinto che, alle ultime elezioni amministrative del 20 e 21 settembre, se in qualche regione avessimo chiuso un accordo come qui a Termini, dove i nostri simboli sono affiancati, avremmo avuto qualche altra soddisfazione in più”.

Barbagallo ha fatto queste dichiarazioni ieri pomeriggio nel centro palermitano, dove ha partecipato a un incontro con il vice ministro alle Infrastrutture, Giancarlo Cancelleri, per presentare la candidata sindaco Maria Terranova, sostenuta da Pd, M5S, Centopassi per la Sicilia e “Riuniamo Termini-Terranova sindaco”. Un’intesa di cui si parla già da settimane, che qualcuno tenta di costruire anche a Sciacca, dove i grillini devono recuperare il clamoroso strappo di Matteo Mangiacavallo e oggi si ritrovano senza più un leader, con il consigliere Alessandro Curreri che aveva comunque già anticipato, prima di Roma e Palermo, un tentativo di dialogo con il partito che più di tutti sostiene il governo cittadino.

Certo, sorprende che il Pd non abbia anticipato questa intesa regionale anche in altre città, e tra queste Ribera dove pure fino all’ultimo c’è stato chi ha tentato di dare vita a questa “sperimentazione” partita da Roma. E sorprende che il Pd alla fine non sia riuscito a presentare una propria lista e il proprio simbolo, cosa che con coerenza il M5S ha invece fatto.

 

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