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OMICIDIO LICATA, CASO RISOLTO. A SPARARE E’ STATO IL NIPOTE

Ucciso dal giovane nipote per contrasti economici e familiari. Il licatese Giacinto Marzullo, 52 anni, agricoltore e muratore, crivellato di colpi in un appezzamento di terreno vicino alla rotonda per la località balneare di “Mollarella” è stato ammazzato da Giuseppe Volpe, 18 anni, figlio della sorella della vittima. Con un’indagine lampo gli agenti della Squadra Mobile di Agrigento, collaborati dal personale del Commissariato di Licata e dai carabinieri della Compagnia licatese, hanno risolto l’omicidio, assicurando il responsabile alla giustizia e, ricostruito integralmente la tragica vicenda.

Una discussione legata a rancori per interessi economici è degenerata nel sangue. Il giovane Giuseppe ha estratto dalla cintola dei pantaloni la pistola e ha fatto fuoco ripetutamente. Ha esploso contro lo zio 12 colpi, la metà hanno centrato in pieno la vittima, all’addome e alle gambe. Il 52enne ha tentato anche la fuga, ma è stato subito raggiunto dal nipote, che ha sparato ancora.

Nel corso della perquisizione Giuseppe Volpe è stato trovato anche in possesso di 58 piante di cannabis, alte due metri, coltivate in casa, nonché rinvenuto un foglio con su scritto “distinti saluti” e un paio di proiettili attaccati e non ancora inviati ad alcuno. I proiettili sono dello stesso tipo di quelli usati per uccidere lo zio.

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