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OMESSA SORVEGLIANZA ALUNNI, DOCENTE RIBERESE PRONTA AD AUTODENUNCIARSI

Chiede al Provveditore agli Studi di Palermo e ad altre istituzioni scolastiche se sia il caso di autodenunciarsi come docente per “omessa sorveglianza sugli alunni” come sarebbe successo nei giorni scorsi alla professoressa palermitana Maria Rosa Dell’Aria, sospesa dall’insegnamento.

E’ questo l’interrogativo che si pone la docente riberese del liceo “Crispi” Giovanna Quartararo, moglie del noto giornalista Totò Castelli, in una lettera-denuncia nella quale pone alcuni interrogativi su un eventuale omessa sorveglianza su quanto scrivono i suoi alunni.

La Quartararo si interroga e chiede di sapere “sulla base di quali norme un docente è tenuto a sorvegliare e censurare gli scritti, le riflessioni, i prodotti multimediali che gli alunni elaborano nello svolgimento delle attività didattiche, dove finisca la libertà di insegnamento di chi ogni giorno lavora con passione e dedizione alla formazione dei cittadini del domani e se le sanzioni vengono comminate sulla base di norme ben precise, definite e riconosciute o sulla base della coscienza dei dirigenti scolastici”.

La docente riberese precisa che nella sua carriera ha sempre incoraggiato la libertà di pensiero degli alunni e li ha sempre spronati ad esprimere il loro dissenso, anche nei suoi confronti, nei toni dialetticamente civili che ben si addicono a ogni consesso democratico, ad acquisire gli strumenti più potenti di ogni forma di libertà, la padronanza dei mezzi espressivi e a rifuggire da ogni forma di servilismo verso il potente di turno.

La professoressa Quartararo conferma che continuerà ad insegnare alla luce degli articoli 21 e 33 della Costituzione Italiana e della sua deontologia professionale.

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