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NEL 2016 A CASTELVETRANO QUATTRO ASSESSORI SU CINQUE ISCRITTI ALLA MASSONERIA

C’è un persistente «interesse delle associazioni mafiose verso la massoneria fino a lasciare ritenere a taluno che le due entità siano divenute una cosa sola». Lo ha scritto l’Antimafia nella Relazione sulle infiltrazioni mafiose nella massoneria in Sicilia e Calabria.

Dei circa 17 mila iscritti alle quattro obbedienze la gran parte di loro appartiene al mondo delle professioni. C’è una certa presenza delle forze dell’ordine e, fino a diversi anni addietro, di magistrati e politici.

Sul fronte dei numeri emerge che degli oltre 17 mila iscritti nelle obbedienze esaminate nelle regioni Sicilia e Calabria, la gran parte, oltre 9 mila, insiste nelle logge calabresi; in Sicilia gli iscritti sono 7.819.

Il tema del rapporti tra mafia e massoneria «affiora in modo ricorrente anche in relazione alla vicenda dell’appartenenza a logge massoniche di alcuni assessori del comune di Castelvetrano luogo di origine del noto latitante Matteo Messina Denaro.

Nel comune di Castelvetrano insistono 6 logge massoniche su 19 che operano nell’intera provincia di Trapani e nell’amministrazione comunale della cittadina, nel 2016, 4 su 5 assessori erano iscritti alla massoneria e 7 su 30 tra i consiglieri.

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