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MIGRANTI, DON NUARA: ” A RIBERA POCA ACCOGLIENZA E MOLTO BUSINESS”

Don Antonio Nuara in questi ultimi giorni ha rafforzato l’attenzione sul fenomeno dei migranti a Ribera, anche sotto l’aspetto della sicurezza pubblica. Le sue riflessioni, ma anche preoccupazioni, trovano costanza sul suo profilo Facebook.

Don Nuara,ieri, si è posto un interrogativo: “Quante sono le case famiglia e di accoglienza per profughi a Ribera?”  Don Nuara premette “che inizialmente ne esistevano solo due. Ora sono parecchie. Perche’ si sono moltiplicate?”

Per il parroco, la risposta e’ semplice: “è business. In cambio di una spesa esigua si ha un grosso guadagno. Sono soldi che dovrebbero essere impegnati per integrarli nel tessuto di Ribera. Invece questi giovani non sanno come passare il tempo: bivaccano. E quando saranno in grado, andranno via, senza integrazione e con dentro la rabbia della speculazione fatta sulla loro pelle”.

Dunque, per don Nuara, l’accoglienza non può prescindere da una efficace integrazione sociale, da un inserimento nel tessuto sociale del territorio. Perché se i migranti si abbandonano a se stessi “saranno preda allora di chi li avvia nel mondo del malaffare o potranno diventare integralisti, grazie agli aiuti della Comunita’ Europea finiti nelle tasche di ha speculato sulla loro situazione”.

Filippo Cardinale

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