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“Manovrina” Ars criticata da Pd e M5S

L’Ars ieri sera ha approvato le variazioni di bilancio, ma per il M5s le coperture finanziarie sono «molto incerte» e questo sta «divenendo il marchio di fabbrica del governo Musumeci».

«Era accaduto con la cosiddetta finanziaria di guerra – dice il deputato M5s Luigi Sunseri – incentrata sulla rimodulazione dei fondi europei, si sta riproponendo ora con il ddl sulle variazioni di bilancio, costruito con una clausola di salvaguardia che si basa non su una norma, ma su una proposta di norma, l’articolo 7 del decreto legislativo 27 dicembre 2019, numero 158, attualmente all’esame del consiglio dei ministri. Mi pare un modo di legiferare veramente folle». «Se dovesse crollare il pilastro dell’ok di Roma – continua Sunseri – con le somme dell’articolo 111 del dl 34 potremo coprire solo le spese obbligatorie che non possiamo coprire per mancate entrate dovute al Covid, non finanziare nuova spesa».

“Una manovra senza fondamento che si basa in buona parte sul fondo destinato alla copertura per le minori entrate”, attacca anche il capogruppo del Pd all’Assemblea regionale siciliana, Giuseppe Lupo, per il quale “il governo sta pericolosamente imboccando un tunnel senza via di uscita, mortificando le regole della contabilità pubblica e mettendo a rischio la manovra finanziaria e il futuro economico della Regione”. Per il democratico “sono troppi i nodi da sciogliere a partire ovviamente dai fondi da utilizzare fino al discutibile iter che il Governo sta seguendo proponendo l’esame delle variazioni bilancio, quando mancano pochi giorni alla scadenza del termine ultimo per il varo dell’esercizio provvisorio e togliendo al Parlamento, visti i tempi ristretti, qualunque possibilità di analisi del testo presentato. Per non parlare – aggiunge il parlamentare Pd – dell’annuncio della volontà di incardinare un nuovo disegno di legge che ha tutto l’aspetto di una vera e propria anticipazione della finanziaria e che rischia di trascinare l’Ars nel vortice dei ‘collegatì che già lo scorso anno ha fatto ridere amaramente i siciliani. Il presidente Musumeci apra gli occhi e concentri gli sforzi del governo sul varo dell’esercizio provvisorio i cui termini scadranno fra pochi giorni e che appare indispensabile per onorare le spese indispensabili della regione”, conclude Lupo.

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