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IN SICILIA 90 MILA CANI RANDAGI. NEL 2016 ERANO 75 MILA

 

La Commissione speciale d’inchiesta all’Ars sul fenomeno del randagismo in Sicilia, oggi ha tenuto una riunione nel corso della quale il consulente della Presidenza, Giovanni Giacobbe, ha esposto la sua analisi in materia di prevenzione del randagismo, della tutela dei diritti degli animali e della incolumità pubblica, questione al centro dell’attenzione e oggetto di riunioni con gli animalisti, ai quali il presidente Nello Musumeci in persona ha garantito precisi impegni da parte del governo regionale.

Dai numeri riportati da Giacobbe in commissione, emerge che la proiezione dei cani randagi in Sicilia è pari a 90 mila esemplari – nel 2016 erano 75 mila. I tre quarti del fenomeno del randagismo europeo è concentrato in Sicilia. E ci sono esempi clamorosi: nella provincia di Messina, quella con il più alto numero di Comuni, non esiste nessuna struttura pubblica che possa gestire il fenomeno. Il deficit è esteso alle altre province.

Il presidente della commissione, Tommaso Calderone, a seguito dell’esposizione, ha individuato una precisa criticità nella carenza di strutture pubbliche, un problema che obbliga i Comuni a fare ricorso a strutture private, con dispendio di risorse. Ora la stessa commissione deve puntare a redigere un disegno di legge che preveda dunque la creazione di più spazi pubblici adibiti alla prevenzione e tracciabilità dell’animale.

Giuseppe Recca

 

 

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