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IL M5S LE COMPRO’ LA CASA FINITA ALL’ASTA, ORA E’ CANDIDATA IN FORZA ITALIA

29/10/2012 Caltanissetta, Giancarlo Cancelleri, candidato alla presidenza del parlamento siciliano per il M5S,attende i risultati nella sede del comitato elettorale, con la sua famiglia. Nella foto

C’è delusione in Giancarlo Cancelleri, deputato e candidato alla Presidenza della Regione nel M5S. Ma anche consapevolezza di aver fatto una cosa giusta rispetto al caso che ebbe la ribalta nazionale nelle cronache. Tanto da presentare un disegno di legge, approvato in Assemblea regionale siciliana all’unanimità e che “si trova, adesso, a Roma e che rende impignorabile la prima casa”.

Il candidato governatore per il Movimento 5 stelle, Giancarlo Cancelleri, commenta la notizia della candidatura nelle liste di Forza Italia di Martina Guarascio, la figlia del muratore di Vittoria che si suicidò dandosi fuoco per difendere la propria casa finita all’asta. “Siamo contenti per lei-continua Cancelleri- si vede che le abbiamo restituito la serenità da poter pensare pure di dedicarsi alla politica attiva. Ci dispiace che abbia scelto il lato sbagliato”.

“Quella casa – racconta Cancelleri – noi la ricomprammo e la restituimmo alla famiglia sottraendola alla disperazione, ma, soprattutto, per accendere i riflettori sul problema delle aste giudiziarie, che rappresentano un vero incubo per tantissimi. Per mettere argine al fenomeno facemmo approvare all’Ars un disegno di legge voto per l’impignorabilità della prima casa, tutt’ora fermo a Roma”.  La casa fu comprata con i soldi provenienti dalle restituzioni di parte degli stipendi dei 14 deputati all’Ars  “e, contrariamente a quello che di tanto intanto afferma qualcuno – dice Cancelleri – fu interamente pagata. In tal senso abbiamo chiarito tutto in maniera evidentissima in un post del 23 gennaio del 2016, pubblicato nella mia pagina facebook, dove abbiamo allegato financo gli atti notarili a supporto dell’operazione”.

“Casa Guarascio non è che uno dei tanti progetti finanziati con la restituzione di parte degli stipendi dei 14 deputati all’Ars. Oltre a questo sono stati finanziati un fondo per il microcredito che ha erogato prestiti a tassi agevolati a un centinaio di imprese siciliane, la famosa “trazzera” che “ricucì” la Sicilia subito dopo il crollo di un viadotto sulla Palermo-Catania, 60 borse di studio per atleti disabili, e tre progetti di riqualificazione del territorio grazie all’operazione “Boom polmoni urbani”.

“E tutto questo – commenta Cancelleri – solo con i tagli alle paghe del nostro gruppo, cosa che ha portato alla restituzione di 3 milioni di euro. Pensate a cosa si sarebbe potuto fare se tutti i deputati dell’Ars avessero fatto come noi. Più volte li abbiamo invitati a farlo, ma, ovviamente, nessuno ha raccolto il nostro appello. Si vede che gli stipendi li taglieremo noi a breve, se le urne dovessero darci ragione”.

 

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