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IL COMUNE VIENE SCIOLTO PER MAFIA E IL SINDACO FA SCIOPERO DELLA FAME

Eclatante protesta a difesa della legalità di un paese “indignato e mortificato da un’offesa infamante”. Nino Di Guardo – fino a tre giorni fa sindaco di Misterbianco prima che il Comune venisse sciolto per mafia – ha iniziato lo sciopero della fame. Sotto la sede del Municipio l’ex primo cittadino protesta con tanto di camper e cartelloni contro la decisione del ministero di sciogliere il comune per infiltrazioni mafiose.

Di Guardo ha annunciato di avere scritto al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella “per non firmare il decreto di scioglimento del Comune” e ha letto un passo della lettera: “Chiedo a Lei, nella veste di supremo garante della Legalità costituzionale, di non firmare il decreto, Misterbianco è un esempio di buongoverno, uno dei Comuni più virtuosi dell’intera Sicilia. Ci troviamo in presenza di un crimine di Stato, contro il quale darò vita ad di eclatante protesta, iniziando da domani lo sciopero della fame davanti al mio Comune”.

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