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IL CGA DICE NO AL MEGA IMPIANTO EOLICO A MARE TRA LICATA E BUTERA

Il parco eolico sull’acqua, nel golfo di Gela fra il Comune di Licata e quello di Butera, non si farà. Lo ga stabilito il Consiglio di giustizia amministrativa che in una sua recente sentenza ha confermato la decisione del Tar di annullare l’iter di autorizzazione del progetto. Secondo i giudici del Cga l’annullamento dell’Autorizzazione Unica rilasciata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, è illegittima perché non ha considerato le rilevazione dell’assessorato al Territorio e all’ambiente e perché nel procedimento non sarebbe stata interpellata la Soprintendenza del mare. Contrario al progetto era anche il compianto Sebastiano Tusa, scomparso tragicamente nel marzo scorso che per molti anni ha guidato quella Soprintendenza.

Il progetto riguardava la costruzione di 38 pali eolici sul mare dall’altezza di 130 metri sul livello dell’acqua per un investimento di 150 milioni di euro.  A volere il progetto era stata la società di La Spezia Mediterranean Wind Offshore. Le autorizzazioni hanno coinvolto numerosi ministeri, il Consiglio dei ministri, la Regione e numerosi altri enti. Contro però si sono schierati non solo numerosi Comuni interessati dal progetto ma anche comitati di cittadini, l’associazione Archeoclub d’Italia e l’imprenditore Roberto Chiaramonte Bordonaro, proprietario del castello di Falconara. L’attività turistico alberghiera prossima al luogo dove sarebbe sorto il parco eolico.

La causa è stata patrocinata dagli avvocati Giovanni Puntarello e Chiara Modica Donà dalle Rose dello studio Legalit.

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