“I Grant You Refuge”: la mostra che porta a Sciacca le ferite di Gaza

Alla Badia Grande le immagini di sei reporter palestinesi raccontano la devastazione del conflitto. Tra gli ospiti la giovane giornalista Malak Tantesh, sfollata undici volte prima di trovare riparo a Londra

“I grant you refuge – Ti concedo rifugio”. È un titolo che suona come una promessa, ma anche come un grido, quello scelto per la mostra fotografica inaugurata ieri sera nel Salone degli Specchi della Multisala Badia Grande. L’iniziativa, promossa dal Comitato Sciacca con Gaza, raccoglie una selezione di immagini e contributi audiovisivi che documentano la tragedia vissuta dalla popolazione palestinese. Un percorso espositivo che riunisce il lavoro di sei reporter di Gaza e che intende mantenere viva l’attenzione su quanto accaduto, attraverso scatti che restituiscono con crudezza il livello di sofferenza e disumanità raggiunto dal conflitto. Le fotografie in mostra non sono semplici documenti: sono testimonianze dirette, frammenti di vita sospesa, volti e luoghi segnati da distruzione, paura e resistenza quotidiana. Ogni immagine diventa un racconto, un invito a non distogliere lo sguardo. Tra gli ospiti della serata anche Malak Tantesh, giovane giornalista palestinese di 20 anni, originaria di Beit Lahia, nel nord della Striscia. La sua storia personale è un simbolo delle difficoltà vissute dalla popolazione civile: sfollata per undici volte insieme alla sua famiglia, solo da pochi giorni ha trovato una condizione di sicurezza a Londra. La sua presenza ha dato voce diretta a ciò che le immagini raccontano. La mostra resterà aperta fino al 23 gennaio e sarà proposta anche alle scolaresche, con l’obiettivo di offrire ai più giovani uno spazio di conoscenza e riflessione su una delle crisi umanitarie più drammatiche degli ultimi anni.