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GIRGENTI ACQUE NEGA DOCUMENTI, PER DI PAOLA “FATTO GRAVISSIMO”

“Non si può rimanere silenti dinanzi a fatti simili che puntualmente si verificano quando beni pubblici di simile rilievo vengono affidati alle logiche del privato”

La vicenda denunciata ieri dal Deputato Regionale Matteo Mangiacavallo il quale, nell’espletamento delle proprie funzioni istituzionali, si è visto negare documentazione inerenete la gestione del servizio idrico, è oggetto oggi di una nota del consigliere comunale Pd Simone Di Paola, secondo il quale non si può francamente accettare che una società privata, ma che esercisce un servizio di pubblica utilità, di fronte a richieste assolutamente ragionevoli, promosse da Istituzioni democraticamente elette dai cittadini, assuma atteggiamenti di incomprensibile chiusura, a nocumento del sacrosanto diritto dei cittadini e dei loro rappresentanti di fare luce sulle modalità ed i criteri di selezione del personale in servizio alla Girgenti Acque e conoscere la pianta organica di una società che, occupandosi di garantire un bene vitale per i cittadini, ha il dovere di garantire competenze e professionalità, secondo adeguati standard di economicità, efficienza, efficacia.

“E’ vero che esistono le norme sulla privacy – dice Di Paola – ed è legittimo che vi si possa appellare dinanzi ad iniziative palesemente provocatorie ovvero quando vi sia il rischio che tali notizie possano determinare un grave pregiudizio alle persone; ma in questo caso stiamo parlando di una semplice richiesta conoscitiva, avanzata da un Deputato Regionale della nostra provincia, nell’espletamento del suo mandato”. Secondo l’esponente del Pd, questi atteggiamenti inducono farsi delle domande, in ragione del fatto che, di solito, chi non ha nulla da nascondere non teme il confronto e non si chiude a richieste connotate al principio della trasparenza.

“Non si può rimanere silenti dinanzi a fatti simili che puntualmente si verificano quando beni pubblici di simile rilievo vengono affidati alle logiche del privato, determinando quello che accade ormai da anni, senza che nessuno, ne a Palermo, ne nell’ambito dell’ATO sappia o voglia porvi fine con iniziative concrete e definitive”.

Di Paola auspica un immediato intervento dell’ATO IDRICO e dei Sindaci della Provincia affinché atteggiamenti simili non abbiano più a ripetersi ed auspico che tutti gli eletti della Provincia supportino convintamente tale iniziativa che, toccando interessi vitali dei cittadini, non ha e non può avere connotazione o coloritura politica.

Redazione Corriere

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