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OLTRE IL LOCKDOWN, FORZA CON IL TURISMO NAZIONALE: SICILIA LA PREFERITA

Un’indagine Demoskopika calcola che il turismo nazionale potrebbe generare un giro di affari da 21 miliardi di euro.

Sarebbero, infatti, rilevanti le cifre del mercato turistico nazionale sul quale ci si deve adesso tuffare per alleviare le gravi perdite causate dall’emergenza coronavirus.

Si stima un giro di ben 278 milioni di presenze. Le vacanze all’italiana potrebbero compensare almeno del 30 % il probabile crollo dei turisti stranieri nel nostro Paese (nel 2019 hanno superato quota 216 milioni di presenze) con punte del 67% in Puglia con 2,3 milioni di presenze, del 65,7% in Emilia-Romagna con 7,1 milioni di presenze e del 63,5% in Umbria con 326 mila presenze. Alcune regioni potrebbero addirittura superare la soglia massima di compensazione come Molise, Abruzzo, Basilicata, Piemonte e Marche.

Ogni anno – secondo Demoskopika – sono circa 85 milioni i flussi degli arrivi turistici movimentati dagli italiani: la Sicilia con il 40,59 % è al top di questo mercato. Su un totale di 3,2 milioni di arrivi generati dai turisti italiani mediamente in un anno, ben 1,3 milioni sono sbarcati in Sicilia. Seguono  la Sardegna e Campania. A chiudere la classifica è la Valle d’Aosta.

Quella che si presenta è dunque una grande opportunità per la nostra isola, non per recuperare il perduto, ma almeno per alleviare le sofferenze in vista di un 2021 che senza ulteriori strascichi di emergenze da virus potrebbe risultare più che positivo.

Naturalmente tutto ciò passa attraverso una accurata promozione, sia regionale che locale.

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