Durante un’operazione di controllo del territorio, nel gennaio 2019, i Carabinieri di Sciacca identificavano un soggetto originario dello Stato del Mali, ma residente a Sciacca, al quale notificavano il provvedimento di revoca della misura dell’accoglienza in Italia per richiedenti asilo e rifugiati.
L’atto di revoca, emesso dalla Prefettura di Cosenza, attribuiva allo straniero determinate violazioni dello status di protezione internazionale. Avverso detto provvedimento veniva proposto ricorso al TAR Calabria contro il Ministero dell’Interno e la Prefettura di Cosenza.
La difesa dello straniero, rappresentata dall’avvocato Fabio Simone Di Paola, eccepiva il travisamento dei fatti e la conseguente violazione delle norme in tema si richiedenti asilo e rifugiati.
In particolare, veniva dimostrata l’illegittimità del provvedimento per omonimia dello straniero. Il TAR Calabria, Sezione Prima, con sentenza dello scorso 5 luglio, accoglieva il ricorso annullando il provvedimento impugnato.
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