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ERA NATO A SCIACCA L’IMPRENDITORE MORTO NELLA TRAGEDIA IN CROAZIA

Da sinistra Eugenio Vinci, Manuela Fiasconaro, Bruno Mancuso, Vincenza Triglia, Patrizia Armaro, Franco Trifirò

Il malore, la caduta in bagno e poi la morte. È un giallo la fine di Eugenio Vinci, 57 anni e nato a Sciacca, amministratore delegato di origini siciliane del gruppo Tuo, che gestisce i supermercati Tuodì. Il corpo senza vita del manager è stato trovato nella vasca da bagno di una barca sulla quale si trovava in crociera in Croazia con la compagna, i figli e due coppie di amici.

Eugenio Vinci era di Sciacca, figlio del primario chirurgo dell’ospedale di Sciacca (negli anni ’60) Peppino Vinci. Era stato a Sciacca nel 2016 per rivedere i luoghi della sua città.

Amico stretto dell’avvocato Fabrizio Di Paola: “Eugenio era saccense. Suo padre fu primario chirurgo a Sciacca negli anni 60. Sono amici personali e di famiglia. Tre anni fa era tornato a Sciacca ed insieme abbiamo rivissuto e rivisto i luoghi della sua adolescenza. Sono frastornato da questa notizia che mi addolora”.

IL FATTO. Lunedì notte il gruppo di otto siciliani, ad eccezione di due di loro, ha accusato i sintomi di un avvelenamento dopo una cena sull’isola di Hvar. Ricoverati in coma nell’ospedale di Spalato, in condizioni disperate, ci sono la figlia undicenne della compagna di Vinci e il bambino di 8 anni avuto dalla coppia. Tutti gli altri stanno meglio e le dimissioni sono previste per oggi.
UN GIALLO. Sulla morte di Eugenio Vinci, 57 anni, le autorità croate hanno aperto un’inchiesta e disposto l’autopsia. L’ipotesi più accreditata è che i vacanzieri abbiano inalato gas di scarico rilasciati dai bocchettoni dell’aria condizionata o dai water. Sembra accantonata la possibilità che i malori siano stati provocati da un’intossicazione alimentare. I due bambini non avevano mangiato nulla in quel ristorante. I medici aspettano gli esiti degli esami di laboratorio per esprimersi con certezza.
In barca c’era anche l’ex senatore Bruno Mancuso, adesso sindaco di Sant’Agata di Militello, ricoverato in ospedale. “Su quel caicco ho perso un fratello. Sono medico e ho soccorso Eugenio. Lo abbiamo trovato ieri con ferite alla testa e al torace che sicuramente ha rimediato cadendo per un malore. Lo stesso che abbiamo avuto tutti noi”, racconta a La Repubblica.

UNA CARRIERA ESALTANTE. Partito dalla Sicilia a 25 anni con in tasca una laurea in Economia e commercio, Eugenio Vinci ha avuto una carriera fulgida. Negli anni Ottanta è stato direttore generale della Pop 84, azienda tessile dell’Isernino, in Molise. Negli anni Novanta è stato vicepresidente di Assindustria regionale. Il suo lavoro lo ha poi portato a Roma, al gruppo Dico, nella grande distribuzione alimentare.

L’ultima foto è a Hvar, nella piazza dell’isola croata. Bruno Mancuso adesso singhiozza: “Eravamo felici, questa vacanza l’avevamo progettata insieme”.
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