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EMIGRAZIONE, SI SVUOTA LA NOSTRA PROVINCIA. RIBERA 30.8%, MENFI 25,5%

Gli agrigentini fanno valigia e lasciano la nostra provincia con un ritmo preoccupante per il futuro. Del resto, una provincia che non dà prospettive di lavoro invita a lasciarla per trovare fortuna altrove.

I dati del rapporto “Italiani nel mondo” della Fondazione “Migrantes”, organismo della Cei che si occupa del fenomeno delle migrazioni, è eloquente. Al primo gennaio di quest’anno erano 154.979 gli agrigentini iscritti all’Aire, nel 2012 erano invece 144.946.

Ravanusa, Palma di Montechiaro, Licata, Raffadali, Favara e Ribera, seguite da Menfi e Porto Empedocle, sono i paesi che più sono colpiti dal fenomeno. Ma anche i piccolissimi centri di Sant’Angelo Muxaro e Santa Elisabetta. Sono sempre di più i giovani – ma non vanno via soltanto loro – che fanno le valige per emigrare.

L’Agrigentino ha il primato a livello siciliano:  è la prima provincia per numero di iscritti all’Aire: l’anagrafe degli italiani residenti all’estero. Sono 154.979 gli agrigentini, fra cui 72.418 donne, che hanno lasciato la terra d’origine e si sono trasferiti – la maggior parte dei quali per cercare lavoro – nei paesi dell’Unione Europea oppure in Brasile e Stati Uniti.

Il 23,7% degli agrigentini emigrati hanno dai 18 ai 34 anni, segue il 22,6% che hanno un’età dai 35 ai 49 anni e il 20,6% che hanno da 50 a 64 anni.

Dei 154.979 agrigentini emigrati, il 50,4% è celibe; il 3,1% è vedovo e il 2,3 per cento è divorziato.

Si tratta di un fenomeno drammatico e preoccupando che induce la nostra provincia a svuotarsi, anche perché oltre agli iscritti all’anagrafe degli italiani residenti all’estero, bisogna considerare anche quelli  che sono andati via già da tempo e non si sono ancora iscritti all’Aire. Numero che risulta sconosciuto.

Dopo l’Agrigentino, a livello siciliano, seguono Catania con un totale di 123.367 emigrati e Palermo con 121.741 iscritti all’Aire. La provincia siciliana con minore emigrazione è, invece, Ragusa con 29.645 iscritti all’Aire.

Ravanusa ben 6.637 iscritti all’anagrafe degli italiani residenti all’estero su 11.495 residenti Istat al primo gennaio del 2016. Si tratta, quindi, del 57,7%.

Palma di Montechiaro con 11.341 iscritti all’Aire su 22.685 pari al 50%, Licata con 16.588 iscritti all’Aire su 37.031 residenti, pari al 44,8%.

Raffadali con 4.252 iscritti all’Aire su 12.646 residenti, pari al 33,6%; Favara con 10.412 iscritti all’anagrafe degli italiani residenti all’estero su 32.300 residenti, pari al 32,2%.  Ribera con 5.811 iscritti all’Aire su 18.848 residenti, pari al 30,8% , Menfi con 3.179 iscritti all’Aire su 12.455 residenti, pari al 25,5%, Porto Empedocle con 3.668 iscritti all’Aire su 16.714 residenti, pari al 21,9%.

A Sant’Angelo gli iscritti all’Aire sono risultati essere 2.546 su 1.326 residenti, con una percentuale del 192%, mentre a Santa Elisabetta gli iscritti all’Aire sono 3.242 su 2.372 con il 136,7%.

Non sono soltanto i giovani ad andar via, ma anche quanti – magari dai 50 anni in su – sono rimasti disoccupati e sono privi di prospettive lavorative in patria. Si tratta di persone che il “Rapporto italiani del mondo” chiama “migranti maturi disoccupati”: persone lontane dalla pensione, che hanno bisogno di lavorare per arrivarci e che hanno necessità di mantenere la propria famiglia.

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