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DISSESTO IDROGEOLOGICO, CANDIDATI ASSUMANO IMPEGNI

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Per contrastare il dissesto idrogeologico, in Sicilia, è stato fatto troppo poco. A tre anni dall’istituzione della Struttura di missione contro il dissesto idrogeologico e per lo sviluppo delle infrastrutture idriche della Presidenza del Consiglio dei Ministri, solo poche settimane fa è stato illustrato il quadro generale e dettagliato regione per regione delle opere previste, degli investimenti, dei cantieri aperti, e dello stato di avanzamento delle progettazioni per contrastare il dissesto idrogeologico nel nostro Paese.

Il resoconto, contenuto nella pubblicazione “ItaliaSicura, Il piano nazionale di opere e interventi e il piano finanziario per la riduzione del rischio idrogeologico”, parla chiaro: sono appena 50 gli interventi contro il rischio idrogeologico effettivamente conclusi in Sicilia, per un valore di 68 milioni di euro, a fronte dei 128 interventi richiesti dalla Regione Sicilia, per un valore complessivo di 178 milioni di euro.

Un numero già esiguo, considerando che la Sicilia in realtà avrebbe bisogno di 962 interventi, e di 2,8 miliardi di investimenti, per mitigare realmente il rischio di alluvioni, frane, valanghe, erosione costiera ed altri disastri idrogeologici.

Federconsumatori Sicilia si augura che la messa in sicurezza del territorio siciliano sia una delle priorità del futuro Presidente della Regione, chiunque esso sia e da qualunque schieramento politico provenga dopo le elezioni regionali del 5 novembre prossimo.

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