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Da sabato riaprono i lidi siciliani, ma sarà dura: 10 metri quadrati per ciascun ombrellone, ingressi differenti e termoscanner

SICILIA. La Conferenza delle Regioni, riunita ieri con il ministro del Turismo Massimo Garavaglia, ha confermato per  quest’anno il protocollo di distanziamento definito l’anno scorso, con almeno 10 metri quadrati per ciascun ombrellone, la differenziazione di ingresso e uscita degli stabilimenti, obbligo di fornire dispenser di disinfettanti e termoscanner e divieto di condividere le cabine con persone non conviventi.

Arrivano inoltre gli “steward di spiaggia”, che spiegheranno ai bagnanti le regole da seguire. Ieri sera l’assessore al Territorio Toto Cordaro ha partecipato alla Conferenza delle Regioni e ha concordato con il governatore Nello Musumeci la data di avvio della stagione balneare, che può cominciare sabato.

Le limitazioni Covid, come zone rosse e divieti di stazionamento, potrebbero però ridurre l’attività dei lidi. Nei tremila stabilimenti balneari siciliani c’è tanto fermento.  Alessandro Cilano, titolare dell’Ombelico del mondo e presidente regionale di Fiba- Confesercenti – ammette che sarà un’altra estate molto dura e “se riusciremo a recuperare le spese sarà già un successo. Con i debiti che abbiamo accumulato vedremo luce nel 2022, pandemia permettendo”.

L’associazione stima infatti una contrazione degli incassi di almeno il 60 per cento rispetto al 2019.

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