Crisi idrica: dopo le proteste rispunta l’autobotte di Aica

Il gestore non rispondeva ma dopo un nostro articolo e la nota dell’assessore Curreri al Prefetto, ha chiamato l’utente mettendo a disposizione il servizio sostitutivo


SCIACCA. Uno dei cittadini della parte alta del quartiere San Calogero, lo stesso che con altri utenti ci aveva segnalato la situazione di grave disagio in cui sono costretti a vivere in quella zona per via di una perdita idrica che ha determinato variazione nelle turnazioni e l’impossibilità di servire la parte più a nord, ci ha informato nella tarda mattinata che un tecnico di Aica lo ha chiamato per riferire che un’autobotte era pronta per il servizio sostitutivo. Un intervento opportuno, che mette una pezza ad una situazione difficile e che arriva dopo la nostra denuncia e dopo che l’assessore Alessandro Curreri si è rivolto al Prefetto in merito alla indisponibilità di un’autobotte del gestore da destinare al Comune di Sciacca. Dopo la segnalazione, d’improvviso Aica è riuscita a ripristinare l’autobotte per le emergenze di approvvigionamento che riguardano la città di Sciacca. Ma è alquanto strano che a comunicarlo (a solo cittadino utente e non alla cittadinanza) non siano nè il Comune nè Aica. L’utente dopo tante segnalazioni a vuoto fatte all’ente comunale e alla società consortile, ha dovuto alzare la voce e chiedere l’aiuto della stampa. Ora occorre che le autorità comunali cittadini assumano scelte coraggiose e pretendano dal gestore, o dalla Protezione civile o dal servizio regionale per l’emergenza idrica, che almeno un’autobotte venga destinata in modo permanente a Sciacca. Per evitare che in situazioni di grave allarme sociale non si possa accedere ad un servizio di pubblica utilità come quello idrico.