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COSTRUTTORI EDILI: “SUBITO AMMORTIZZATORI SOCIALI PER LE IMPRESE”

Nelle zone rosse i cantieri sono fermi, in quelle gialle sono rallentati dal tardato arrivo delle forniture. In Italia il settore delle costruzioni, che attiva l’80% del sistema industriale nazionale e si concentra per il 70% sul mercato interno, si sta bloccando, con gravi conseguenze negative per il Pil del Paese”.

E’ l’allarme lanciato da Gabriele Buia, presidente nazionale dell’Ance, nell’incontro a Palermo con le imprese dell’Ance Sicilia e col governo regionale. Buia, riferendosi al confronto in corso col governo nazionale sull’impatto economico dell’emergenza coronavirus, ha illustrato la piattaforma Ance: “Chiediamo subito ammortizzatori sociali in deroga per le imprese, la sospensione dei pagamenti fiscali e contributivi e la riapertura dei cantieri per spendere 70 mld già disponibili, di cui 16 per il Sud”.

Oggi si blocca tutto – secondo Buia – perchè i funzionari, col ginepraio di leggi e interpretazioni, temono di incappare nel reato di abuso d’ufficio e nel danno erariale e prima di firmare aspettano una sentenza del giudice. E, soprattutto, si preoccupano di eventuali interventi dell’Anac. Non si può bloccare l’intera filiera in attesa delle autorizzazioni. Per prevenire tutto ciò, chiediamo al legislatore di ridefinire i parametri dell’abuso d’ufficio e del danno erariale, e che l’Anac non intervenga prima del bando, ma venga nei cantieri, accanto alle imprese durante l’esecuzione dei lavori”.

Infine, Gabriele Buia sollecita l’avvio di un piano straordinario per le piccole e medie opere, per le manutenzioni degli edifici pubblici, per il rischio sismico e idrogeologico e, in particolare in Sicilia, anche per il completamento del piano delle fognature e dei depuratori.

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