ROMA (ITALPRESS) – “Non mi pare di essere accerchiato più di quanto lo fossi nella prima fase. In tutti questi mesi ho sentito dire in continuazione: Conte cade, Conte cade. Fa parte del gioco, ho imparato a non meravigliarmi. Ma come si vede e si vedrà, non è così”. Così, in un colloquio con il Corriere della Sera, il premier Giuseppe Conte, dopo le ultime tensioni nella maggioranza, soprattutto per la sua iniziativa sugli Stati generali dell’economia. “La verità è che quando si arriva alla sostanza delle cose, asciugandole dalle polemiche, ci si rende conto che questa maggioranza è composta da partiti responsabili, che capiscono bene quali siano le priorità del Paese. Il clima è migliore di quello che sembra. E anche alcune perplessità del Pd sono rientrate”, osserva. Il premier glissa anche sulle voci i secondo le quali il ministro dell’Economia Gualtieri si sarebbe sentito scavalcato: “Come premier non scavalco nessuno e Gualtieri ha sempre condiviso tutto con me e insieme a me”. Poi, sottolinea: “Lo so quello che si dice. Ma non possiamo ritardare il confronto con imprenditori, sindacati, categorie. L’urgenza non nasce da un mio capriccio, ma dalla realtà che preme. Bisogna muoversi da subito. Sento dire che occorre farlo con calma. Ma quale calma? Ci prendiamo qualche giorno per coinvolgere appieno le forze di maggioranza, e lo facciamo. Poi chiamiamolo patto, chiamiamolo confronto. Ma non va rimandato”.
(ITALPRESS).
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