Consiglio comunale, ore di “invettive”. Alla fine, approvati 7 debiti fuori bilancio

Ormai è un ritornello, di quelli misicali che cartatterizzano le estati. In Consiglio comunale, ma anche fuori e nei social, l’argomento vitale della politica loocale è la questione dell’emendamento con il quale l’opposizione ha spostato fondi dalle manifestazioni dell’estate saccense a favore della riqualificazione di contrada Renella

SCIACCA- Una seduta consiliare con all’attivo l’approvazione di sette debiti fuori bilancio. L’aula ha anche varato una variazione di bilancio da 172 mila euro per incamerare finanziamenti dello Stato per, tra gli altri, sostegni agli alunni con disabilità e lavori di manutenzione scolastica.  Tutto qui. Poi le solite invettive tra amministrazione comunale e opposizione. Sulla variazione di bilancio il voto è stato unanime con un sostegno che l’opposizione di centrodestra ha voluto sottolineare.
L’inizio della seduta è stato schioppentante. Con le comunicazioni di inizio seduta si è tornati a parlare della recente replica al vetriolo del sindaco Termine alla nota del centrodestra che chiedeva notizie sul prossimo calendario natalizio. La replica del sindaco è il solito copione e cioè che non poteva esserci alcun calendario disponibile perchè i soldi erano stati tolti nell’ormai celebre emendamento all’interno dell’approvazione dell’ultimo Bilancio di previsione. “La nostra era una proposta propositiva nella prospettiva di trovare eventuali soluzioni, eppure il sindaco ama dare la colpa all’opposizione” ha detto Filippo Bellanca. Ha definito “scomposta” la risposta dell’amministrazione anche Calogero Bono. “Ma senza il vostro emendamento. Oggi il calendario delle manifestazioni natalizie sarebbe già disponibile”, ha replicato ancora una volta Fabio Termine. Il quale ha poi aggiunto che dopo l’okay al consuntivo saranno utilizzati i fondi dell’avanzo di amministrazione.
Poi la tensione è salita sulle questioni politiche interne alla giunta. Clima fibrillante dopo la richiesta del gruppo consiliare Pd di ridefinire le deleghe e, parrebbe, di chiedere la testa dall’assessora Agnese Sinagra. Ha parlato di “frizioni gravi”, sollevando anche la questione della presunta insoddisfazione nei confronti di Fabio Termine della consigliera Daniela Campione, il consigliere comunale Giuseppe Catanzaro. Il quale ha annunciato poi il suo ripensamento rispetto alla scelta di non votare più i punti all’ordine del giorno: “Depongo le armi, lo faccio per non dare alibi al sindaco”, ha detto. Sia per Paolo Mandracchia che per Gaetano Cognata Fabio Termine la butta puntualmente in polemica con l’opposizione perché così può nascondere i suoi problemi politici. Alberto Sabella ha fatto notare che piuttosto che cercare lo scontro, il sindaco dovrebbe aprire un tavolo di dialogo con l’opposizione. “Siamo noi che spesso rimediamo alle inadempienze dell’amministrazione”, ha aggiunto Clelia Catanzaro. Fabio Leonte è intervenuto per parlare di polemiche in opportune ingigantite, invitando tutti ad abbassare i toni.
Lo scontro “maschio” è avvenuto tra il consigliere Ignazio Bivona e Fabio Termine dopo che il primo ha definito impensabile che per due cabarettisti per la festa di San Michele, il comune di Sciacca abbia speso ben 14 mila euro. Soldi affidati ad un’associazione. Bivona ha parlato di puzza di bruciato. Termine ha risposto sfidando Ignazio Bivona ad andare avanti nelle sue accuse: “Controlliamo tutte le spese, comprese quelle degli anni passati”, ha detto il sindaco. Il consiglio comunale di Sciacca è stato aggiornato a mercoledì 29 ottobre prossimo. Tre punti all’ordine del giorno ancora da esaminare c’è anche il piano Aro.